ostensorio - a raggiera, opera isolata - bottega lombarda (metà sec. XIX)

ostensorio a raggiera 1840 - 1860

Ostensorio a sole, tondo e lavorato in lamina d'argento parzialmente: dorata, con angioletti di getto. Anima in legno. La base, a sezione: circolare, poggia su un alto gradino liscio che sostiene il piede a forma conica, ornato con clipei con teste di santi, festoni e infiorescenze a sbalzo. Il fusto, con rocchetti lisci e modanature di raccordo, si allarga in un grosso nodo ad anfora su cui sporgono due angioletti alati a mani giunte fusi e cesellati, il cui corpo si trasforma nella parte inferiore in tralci di acanto aderenti al nodo. La mostra, collegata al fusto mediante un cespo di foglie con grappoli d'uvada cui si dipartono quattro grosse spighe, presenta una teca circolare con ricca raggiera dorata. La teca è circondata da una doppia cornice: la prima, all'interno, è una fascia circolare con un tralcio di vite e grappoli, la seconda è formata da sette nuvolette tondeggianti di sottile lamina sbalzata, animate da testine di cherubini alati e al centro, in alto, dal triangolo con l'occhio di Dio. Nel fastigio, due angioletti a tutto tondo, reggono alta una corona bombata a sei tralci d'acanto, sormontata da un globo che regge una crocetta apicale a bracci uguali

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura/ doratura/ fusione/ laminazione/ sbalzo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ostensorio, piuttosto sovraccarico e poco armonioso nelle proporzioni, è un tipico esempio di gusto eclettico della metà del XIX secolo. Nell'Inventario "post 1854" è citato infatti come "ostensorio nuovo": "10. Un ostensorio nuovo d'argento con due angelini di getto portanti la corona, due serafini di getto al nodo, contornato con cherubini a nuvole di lastra, con relativa lunetta, compresa l'anima di legno al piede del peso di Kg.2 e mezzo". La descrizione è riportata anche nell'Inventario del 1932.Presenta in basso, sulla fascia del piede, la marcatura tripunzonale resa obbligatoria con decreto 25 dic.1810 di Eugenio Beauhrnais per il Regno d"Italia e divenuta operante dal 19 febbraio 1812: "forma eptagona e globo con lo Zodiaco e i sette trioni", che garantiva il titolo d'argento a 800 millesimi; l"aratro", dell'Ufficio di Garanzia di Milano; il marchio di bottega, con un simbolo, in questo caso non leggibile. Nel rocchetto sopra il nodo è impresso il punzone con l'''incudine'', che garantiva il titolo d'argento a 800 millesimi per i minuti lavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300205916
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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