calice, 1590 - 1599

Calice in lastra d'argento fusa, cesellata e parzialmente dorata. E' costituito da una base esalobata mistil:inea con vertici smussati, gradino a comici modanate digradanti, piede a imbuto schiacciato ripartito in sei zone da profili lisci; fusto a sezione esagonale costituito da un nodo ovoidale a spicchi tra due nodi di raccordo a dischi e a vasetto; coppa composta da grande vaso liscio sostenuto da piccolo sottocoppa (tagliato) con ripartizione pure a sei spicchi. L'apparato decoratlvo si basa sulla struttura esapartita: sul piede, su fondo granito, si alternano cartelle con testine di cherubino e gigli (arma del Capitolo) e cartelle con tre figure sbalzate: Sant'Alessandro a cavallo con in mano la bandiera crociata e la palma del martirio, santo vescovo (Viatore o Giovanni) con mitra, pastorale e libro, e altro santo vescovo (Narno) con gli stessi attributi. Nel nodo si alternano tre angeli a tutta figura che reggono i simboli della Passione (corona di spine e lancia, il secchiello e la spugna ) con tre teste di cherubino da cui pende un trofeo con altri simboli della Passione (martello e tre chiodi, tenaglie, la torcia, la lampada). Nel sottocoppa tre tralci di vite con cinque grappoli sono intramezzati da tre campi ancora con simboli della Passione

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura/ doratura/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' possibile identificare il calice con certezza già nell'Inv. del 1618, per la precisa descrizione: " Un calice con patena ed il piede sessangolo d'argento con suso scolpiti S.Alessandro Narno Viatore et tre gigli. Nel pomo tre angioli con vary Mistery(i) della Passione. L'ornamento sotto la coppa con tre viti et altri Mistery della Passione con angelini. pesa once 21. Alla moderna fatto in Milano." La stessa descrizione è ripetuta nell'Inv. del 1639 e nell' Inv. del 1682, ma le figure sono identificate con S.Alessandro a cavallo, S.Giovanni e S.Narno. Nell'Inv. del 1701 e in quello del 1709 è scritto "S. Alessandro, Narno e altro vescovo". Nessun impronto nella base del calice: solo una croce a X sotto il piede, forse un assaggio di verifica dell'argento. La coppa invece porta un quadruplice punzone poco chiaro (si identif'ica con chiarezza solo la croce sul calvario in ovale", di provenienza veneziana). Ma la coppa potrebbe anche essere stata cambiate e in quella occasione tagliata la ringhierina di finizione del sottocoppa, come si vede chiaramente. Inoltre, sia sotto il piede che nella coppa è stato aggiunta in epoca imprecisabile un numero di inventario: 204. Calici simili, con l'insistente ricorso ai motivi della Passione, si trovano frequentemente nel territorio lombardo tra la fine del '500 (dopo il Concilio di Trento) e il primo '600. Poichè il calice di Bergamo è citato nell'Inventario dell'agosto 1618, che è una copia aggiornata di quello del 1593, esso puo essere datato alla fine del XVI secolo e ciò è comprovato dalla configurazione e dalla decorazione dell'oggetto stesso. Interessante la annotazione che conclude l'Inventario 1618: "Alla moderna fatto in Milano".Inserire BIB:O. Zastrow, Il Museo dell'Incoronata a Lodi, 1988; L'inventario delle oreficerie antiche nelle parrocchie del territorio di Lecco e nel Comasco, 1980, 1984
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300205823
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI calice - 204 - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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