croce processionale, opera isolata di Lorenzoni Ughetto, Sili Michele, De Giuli Carlo - bottega lombarda (seconda metà sec. XIV, sec. XVII, sec. XIX)
La croce é costituita da una canna liscia, da un nodo a tempietto esagonale e da bracci polilobati.Sul recto: al centro Cristo crocefisso con l'aureola e la corona di spine, il Titulus Crucis e, in corrispondenza della testa e delle ginocchia, angeli e cherubini tra le nubi; a mezzo busto: a destra l'Angelo orante, a sinistra la Vergine dolente, in alto Santa Grata con la testa di Sant'Alessandro, in basso San Giovanni "testimoniante" (sul libro incise S.B.,lettere aggiunte nel I6I6).Nel verso: al centro S.Alessandro armato a cavallo, sullo sfondo la città di Bergamo entro una placca polilobata; ai piedi del Santo un vaso di fiori incluso entro un quadrilobo, tre corone e due palme incrociate uscenti da una corona di rose. All'estremità dei bracci quattro angeli. Piccoli e a tutta figura a sinistra di S.Alessandro S.Rustico (S.R.), a destra S.Fermo (S.F.), in alto S.Proculo (S.P.), in basso S.Carlo (S.C.).Il nodo a forma di tempietto esagonale, si articola in sei nicchie contenenti tre piccole statue, due vescovi (S.Narno primo vescovo di Bergamo e S.Viatore in abito pontificale e pastorale) e un santo canonico con la palma (S.Giacomo o S.Proetizio). (continua in annotazioni)
- OGGETTO croce processionale
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MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ doratura/ sbalzo/ cesellatura/ fusione
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
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ATTRIBUZIONI
Lorenzoni Ughetto (notizie 1386)
Sili Michele (notizie 1386)
De Giuli Carlo (notizie Prima Metà Sec. Xvii)
- LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo spoglio dei Mss.posseduti dall'Archivio della Curia di Bergamo e dall 'Archivio di Stato di Milano permette di seguire le vicende della croce dal gennaio del 1575 alla seconda metà del XIX secolo(post I854), ma la storia della croceha inizio con il contratto di allogazione del 1386 già nell'Archivio della Cattedrale "nel libro segnato V.Exemplum scripture M.Petri de Nova",trovato dal Tassi e da lui parzialmente pubblicato nel 1793. Il contratto viene stipulato tra i canonici del Capitolo di S.Alessandro(nella persona del Presbiter Maffeus de Urgnano Canonicus Perg.), Ughetto Lorenzoni da Vertova e Michele Sili da Piacenza orafi, i quali si impegnano ad eseguire una croce in argento dorato su disegno del pittore Pietro de Nova, disegno che deve essere fedelmente seguito: nel recto il Cristo crocefisso tra la Vergine e S.Giovanni, in -alto un Angelo, ai piedi del Cristo S.Alessandro a cavallo; nel verso al centro Cristo in maestà,nelle testate i simboli dei quattro Evangelisti e S.Grata con la testa di S.Alessandro. Si ripete a conclusione del contratto "juxta formam designatam" e si stabilisce il compenso in 42 soldi imperiali per oncia, senza fissare il peso che sarà verificato da Ubertinum da Cena e Bartholomeum dictum Conzinum fabbri e cittadini di Bergamo. Seguono le firme dei committenti e degli artisti.Nell'inventario redatto in occasione della visita di S.Carlo alla Cattedrale nel gennaio del 1575 si legge: "Croce grande d'argento" (A.C. Fald. 245-48 cap.246); in una copia dell'inventario del 22 aprile 1589: "Una bella croce grande d'argento di S.Alessandro (A.C.Fald.245 f.181). Ultimo di giugno 1595 et 1596 giugno: "la Croce grada d'argeto, de S.to Aless.o" (A.C.Fald.245 f.181).Dopo le laconiche citazioni degli inventari dal 1575 al I596, alla data 9 gennaio del 1617 un documento di straordinaria importanza: "De renovatione Crucis argenti",un atto notarile di consegna ai canonici di S.Alessandro D.D.Beroe et Camerate da parte dell'orefice Carlo deJulis della croce restaurata. L'orefice "non vulgari in hac presenti civitate Mlani ... illam (crucem) diversimode ornavit et in diligentiori et moderniori forma reduxit, mox eam restituit et consignavit ... D.D. Beroe et Camerate, in statum sequentem: videlicet". Segue una minuziosissima descrizione della nuova croce: le misure del legno, le figure, gli ornamenti, con la preziosa indicazione della parti nuove e di quelle antiche (ricevute dai canonici perchè venissero utilizzate ) delle quali viene indicato non solo il soggetto ma anche il peso. Nel recto la nuova croce presenta il Cristo crocefisso "vecchio col diadema e la corona" e ai lati del Cristo, a sinistra il Leone, a destra il Bue, in alto l'Aquila, in basso l'Angelo "quali quattro significati sono vecchi, eccetto lo ali, che sono fatte di nuovo". Nel verso: al centro S.Alessandro a cavallo con alle spalle la città di Bergamo. S.A1essandro é "vecchio" nuovi la bandiera che tiene in mano, lo stocco e gli speroni. Sopra S.Alessandro San Proculo vescovo, sotto San Carlo, a sinist:ra San Rustico, a destra San Fermo. Sotto la figura di San Carlo un vaso di fiori e una colonna con due palme. Nelle parti terminali: in alto S.Vincenzo con la palma in mano "figura vecchia", a sinistra S.Barnaba apostolo con il libro in mano, a destra S. Alleida con la corona "figura vecchia", in basso Santa Grata con la corona e la testa di S.Alessandro in un bacile. Il nodo é costituito da un tempietto esagonale con sei nicchie con i SS.Narno, Viatore, Giovanni, Proetizio, Giacomo ed Esteria, tutti nuovi. All'interno della canna, la canna di rame antica. Segue l'elenco delle reliquie situate ne1 verso e nel recto della croce sotto i quadrilobi terminali. Sulla canna la data 1616. Infine, dettagliati, i conti dell'argento e dell'oro riutilizzate nella nuova croce e del materiale aggiunto da Carlo de Giulj che firma "Carolus de Juliis Aurifex q. Innocentij P.C.P.S. Michaelis ad Gallum Mlani." Nell'inventario del 1618, copia aggiornata di uno precedente datato 9 marzo 1593,si dice: "Una grande e antica Croce di argento et varie figure et ornamenti la quale poi l'anno 1616 é stata rifatta dal tutto in Milano a spese della Mensa (?) del Capitolo di S.Alessandro...". Gli invèntari del 1619 e del 1682 ripetono quello del 1618. In un Ms.databile tra il 29 agosto 1684 e il 20 marzo 1688: "una croce grande qual ha molti fiorami e li segni delli 4 Evangelisti sopra le teste quall'è tutta della Congregazione di S. Alessandro eccettuato il Cristo, quale è tutto della Congregazione di San Vincenzo si come diffusamente e chiaramente si vede da una stima sopra di ciò fatta dall'Ill. Rev. Vesc. Emo". Il 22 marzo 1691 nella "Notta et Inventario delle cose, et Mobili pertinenti della Sacrestia et Ven.do Altare della Cathedrale di Bergamo di S. Alessandro Maggiore fatta la prima volte doppo l'unione 1689: Croce d'argento con il bastone longo d'argento"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300205822
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ISCRIZIONI recto/ quadrilobo inferiore - S.B - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0