San Martino
altare maggiore,
Altare marmoreo poggiante su alto basamento con ancona con doppie colonne tortili con capitello composito, trabeazione liscia con targa, cimasa a doppio registro attorniata da statue angeli a tutto tondo e testine angeliche applicate, targa e conchiglia con colomba mistica nel fastigio; tabernacolo con analoga impostazione; mensa e gradini in marmi intarsiati inseriti successivamente
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
marmo nero di Varenna/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Ambito Lariano
- LOCALIZZAZIONE Gordona (SO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare venne realizzato a spese dei Fratelli benefattori napoletani, cioè gli emigranti locali a Napoli per motivi di lavoro, e costò 100 doppie, come attestato dall'iscrizione. Fu costruito nel 1686-87 quando i sindaci o fabbriceri della chiesa con tre atti notarili vendettero terreni per pagare i "mastri d'essa ancona che si fà di marmoro" (12 dicembre 1686). I gradini, come la predella, erano in legno e nel 1770 furono dipinti da Antonio Caracciolo, pittore di Vercana. Nel 1774 il marmista Giovan Battista Girolami sistemò alcune parti rotte. Nel 1794-95 gli stessi Benefattori di Napoli fecero fare i gradini e la mensa in marmo, lavoro affidato a Carlo Vitali di Varenna e a Filippo Martinoia muratore
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300204612
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI entro targa nel fastigio - DEO/ AC/ DIVO/ MARTINO - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0