Varie opere di Prospettiva / inventate da Ferdinando Galli (...) raccolte da Pietro Abbati, et intagliate da Carlo Antonio Buffagnotti / Le diede in luce e stampò Giacomo Camillo Mercati / in Bologna l'anno 1701. scenografia teatrale: architettura ideale

stampa, post 1717 - ca 1718
Abbati Pietro Giovanni (notizie Seconda Metà Sec. Xvii-prima Metà Sec. Xviii)
notizie seconda metà sec. XVII-prima metà sec. XVIII
  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Galli Ferdinando Detto Bibiena (1657/ 1743): inventore
    Buffagnotti Carlo Antonio (1660/ Notizie Fino Al 1715): incisore
    Abbati Pietro Giovanni (notizie Seconda Metà Sec. Xvii-prima Metà Sec. Xviii): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Teatrale alla Scala
  • LOCALIZZAZIONE Casino Ricordi (ex)
  • INDIRIZZO via Filodrammatici, 2, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le incisioni giunsero al Museo Teatrale alla Scala subito dopo la sua apertura come deposito del Ministero della Pubblica Istruzione: così risulta dall'Inventario del Museo e da una nota del 1931, con richiesta alla Soprintendenza di Milano-Brera d'autorizzare un'assicurazione contro incendio per le opere appartenenti allo Stato conservate al Museo della Scala. Fra queste, sono nominate le "scenografie del Bibiena (acqueforti)", in quel frangente valutate £. 2000. Il documento costituisce oggi l'unica attestazione nota a proposito del deposito delle incisioni e di altre opere di proprietà dello Stato, al Museo Teatrale alla Scala (Archivio Vecchio della Soprintendenza, pos. 6). Sfugge così la provenienza originaria delle incisioni di Ferdinando Bibiena, delle quali nulla conosciamo delle precedenti collocazioni. Con tutta probabilità, le stampe furono ricavate da un esemplare smembrato di "Varie opere di Prospettiva inventate / da Ferdinando Galli d.o il Bibiena Bolognese Pittore, / et Architetto dell'A.SS.ma del Sig.re Duca di Parma raccolte da / Pietro Abbati, et intagliate da Carlo Antonio Buffagnotti / Le diede in Luce e Stampò Giacomo Camillo Mercati / in Bologna l'anno 1701" (cfr. Pigozzi, 1986, p. 210, f. 33). Frontespizio assai raro: uno è conservato al Metropolitan Museum; l'altro al Museo della Scala; entrambi abrasi proprio nella data (vd. Pigozzi, 1986, p. 210, nota 8). La comparsa di un terzo esemplare integro ha consentito di riferire con sicurezza al 1701 la prima edizione di "Varie opere di Prospettiva", e non al 1707 (Pigozzi, 1986, p. 210, nota 10). Chiarito così il problema dell'anno d'uscita della prima edizione del volume, restano aperte varie questioni fra le quali quella del numero delle stampe della raccolta (ivi, p. 210). Nel 1704 il bolognese Pellegrino Antonio Orlandi scriveva nel suo "Abecedario Pittorico" di "Architetture diverse di Ferdinando Galli (...) intagliate da Carlo Antonio Buffagnotti in Bologna, divise in 60 fol."; inoltre Orlandi aggiungeva che "In oggi s'attendono le regole da stamparsi da lui". Successivamente, nella seconda edizione del 1719 Orlandi, dopo aver menzionato "Architettura Civile" (pubblicata nel 1711), tornava su "Varie opere di Prospettiva": "intagliate in fol. 71, presso il Lunghi (= Longhi) stampatore in Bologna" (cfr. anche Pigozzi, 1986, p. 211, e nota 12, che cita un passo tratto da Marcello Oretti, Notizie de'professori del disegno, ms. B 132, Bologna, Biblioteca dell'Archiginnasio, tomo X, c. 8: "le quali in tutto sono fogli 71"). Dunque erano state aggiunte nella seconda edizione, tirata presumibilmente fra i primi mesi del 1717 (data del rientro da Vienna di Ferdinando) e il 10/08/1718 (data apposta dall'Orlandi in calce alla dedica della seconda ed. del suo "Abecedario"), 11 stampe: queste sono state riferite alle scene ideate da Ferdinando Bibiena per due opere in musica rappresentate al Teatro Regio di Torino nel 1699, e note come "Disegni delle Scene". Dapprima autonomamente realizzati, i "Disegni delle Scene" furono in seguito inclusi in "Varie opere di Prospettiva" ove comparvero accompagnati da uno specifico frontespizio: "Disegni delle Scene che si rappresentano l'anno corente nel Reggio Teatro di Torino (...)" (cfr. campo ISC sottocampo ISRI per la trascrizione completa, scheda NTCN: 00200174/01). Il gruppo di Milano relativo sicuramente alla seconda edizione di "Varie opere di Prospettiva", e non rilegato in volume, si presenta, fin dal suo arrivo al Museo, in fogli sciolti, conservando tuttora anche le incisioni note come "Disegni delle Scene". Una variante nella dedicatoria, con dedica al nuovo principe di Piemonte Carlo Emanuele III, denunciata dalla evanescenza del nome che compare meno inchiostrato ed evanescente in luogo di quello, cancellato, del fratello Vittorio Amedeo II (morto nel 1715), conferma ulteriormente una data dopo il 1715 e l'appartenenza del gruppo della Scala alla seconda edizione di "Varie opere di Prospettiva". Nel 1699, la nascita di Vittorio Amedeo Filippo (6 maggio), fu celebrata, fra l'altro, con la rappresentazione al Teatro Regio di due melodrammi; anzi, per l'occasione "furono stampati a Torino ben quattro libretti d'opera" (Viale Ferrero, 1980, p. 73). Due di questi si riferiscono alle opere ricordate dalla dedica dei "Disegni": l'identificazione con "L'Endimione" e con "L'Esione" si deve a M. Viale Ferrero (Nuovi dati relativi ai "Disegni delle Scene" inventati da Ferdinando Bibiena, comunicazione alla Tavola rotonda sui Bibiena, Venezia, Fondazione Cini, 1970; Viale Ferrero, 1980; e 1999, pp. 83-84). I libretti, entrambi stampati da Giovanni Battista Fontana, si conservano a Torino (Biblioteca Musicale "A. della Corte" L. O. 25 e Biblioteca Reale, vol. con legatura in cartone, mm. 433 X 360, cfr. Viale Ferrero, 1999, pp. 83-84)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300200174-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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