Madonna con Bambino e altri personaggi

dipinto, 1515 - 1515

L'affresco non è simmetrico perché nello strappo è stato mantenuta anche la metà inferiore di una fascia decorativa ornata con motivi geometrici del lato sinistro. L'arco di quinta, dipinto in primo piano, è a tutto sesto, ma la forma dell'affresco, corrispondente allo spazio da cui è stato strappato, è ad arco acuto

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria Nascente
  • INDIRIZZO p.zza S. Bernardo, Morimondo (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto mariano si lega alla tradizionale devozione cistercense per la Madonna. Nella data dell'esecuzione (1515) l'Abbazia di Morimondo era sottoposta a un favorevole clima di riforma sotto la guida dei monaci dell'Abbazia di Sesto Fiorentino che fece sentire fortemente la sua inftuenza anche sul piano artistico con numerose opere. L'iconografia del dipinto è spiegabile infatti con tale situazione storica: insistenza sulla devozione alla Madonna insistenza alla Regola di S.Benedetto, insistenza alla lettura dei testi di S.Barnardo, valorizzazione delle Virtù. Anche nell'altra Abbazia Cistercense vicino a Milano, a Chiaravalle, esiste un altro affresco simile, eseguito da Bernardino Luini nel 1512, chiamato la "Madonna della Buona Notte" perchè posto in cima alla scala che collega la chiesa con il dormitorio. L'affresco di Morimondo, eseguito nell'ambito di una medesima tradizione figurativa, è sicuramente di ambito luinesco ma, rispetto alla libertà esecutiva dell'affresco di Chiaravalle presenta un più stretto rigore prospettico sottolineato dalla quinta architettonica, dalla disposizione simmetrica delle figure e dal fondaIe costituito con un rigoroso colonnato di chiostro. Tale tendenza alla simmetria e a stringere figure e architetture all'interno di una maglia prospetticca rigorosa può essere stata influenzata dalla personalità molto forte del Bramantino, che si fece particolarmente sensibile all'inizio del secondo decennio a seguito dei cartoni per gli arazzi Trivulzio. Lo stesso Bramantino, lavorò per i cistercensi di Chiaravalle con una "Pietà" del 1513, poi inviata nel monastero di San Saba a RO.La data 1515 indicata sull'affresco costituisce un'importante termine "ante-quem" per la costruzione rinascimentale del chiostro. Il Berenson (1968) attribuisce l'affresco alla bottega del Luini. Dal punto di vista iconografico, il pittore, sembra aver seguito una nota descrizione di S.Bernardo, scritta da Goffredo di Auxerre, suo contemporaneo, che circolava negli ambienti cistercensi e che doveva venire riproposta con attenzione durante la riforma del monastero di Morimondo "il suo corpo era magrissimo e senza carne; la stessa pelle molto sottile era leggermente arrossata sulle guance. L'assidua meditazione e l'applicazione della compunzione avevano attirato quel poco di colore naturale rimastogli. I capelli erano di colore biondo e bianco; la barba rossiccia divenne brizzolata verso la fine della vita. Di statura media, appariva però piu prossimo all'altezza. Rispetto alla descrizione antica il Santo, tuttavia, qui è rappresentato senza barba come le "consuetudines" dei cistercensi contemporanei imponevano per i monaci coristi (L.Dalbra in "Bernardo di Chiaravalle nell'arte italiana", catalogo della mostra, Firenze 1990, pp. 29-30)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300198575
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in alto, sopra la centina - MDXV -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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