San Lorenzo

statua, 1541 - 1541

statua posta sopra una base collocata in una nicchia, decorata da valva di conchiglia

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ doratura a foglia
    terracotta/ pittura a finto marmo
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo lo studioso Bonsanti le statue poste nelle nicchie del deambulatorio, costruite dall'equipe di Giulio Romano, possono essere identificate nelle opere commissionate nel 1541 ad Antonio Begarelli in occasione degli interventi rinascimentali voluti dall'abate Cortese (Piva, 1981, p. 39; Bonsanti, 1992, p. 224; Piva, 2007, p. 80 Caleffi, 2010, p. 51). Nel 1559 lo scultore eseguirà altre statue per il monastero di San Benedetto Po su commissione dell'abate Andrea da Asola: ventidue statue che saranno collocate nel vestibolo (per le statue del vestibolo si propone il riferimento orizzontale 0300185385) e quattordici nelle navate laterali (per le quali si propone il riferimento orizzontale 0300185395), in corrispondenza delle relative cappelle (Bonsanti, 1992, p. 222-223; Spinelli, 2008, p. 37; Caleffi, 2010, pp. 50-51). Begarelli è considerato il maggior esponente della scultura emiliana in terracotta, influenzato da Guido Mazzoni e interprete del rinascimento maturo. Nato a Modena nel 1499, dove muore nel 1565 (voce a cura di Silla Zamboni, volume 7, 1970 in http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-begarelli_(Dizionario-Biografico)), è coinvolto nella decorazione della chiesa abbaziale del Polirone dal colto abate Gregorio Cortese. In seguito è coinvolto dall'abate Andrea Pampuro da Asola per la serie di ventidue statue citate nel contratto del 1559. Nel 2001 sono state restaurate (Caleffi, 2010, p. 83) ed in seguito alla pulitura è stata recuperata la finitura a finto marmo bianco e la doratura in foglia. Per le statue attualmente conservate nel deambulatorio, nelle cappelle del lato sinistro e nelle nicchie del lato destro, si propone il riferimento orizzontale 0300185541. Per una lettura iconografica delle statue all’interno della basilica lo studioso Piva (1981, p. 267-268, ripreso in Piva 2007, pp. 70-71 e in Caleffi, 2010, p. 50) propone un percorso ideale in cui la storia dell’ordine benedettino si intreccia con la storia della Chiesa e con la devozione popolare. Spinelli, inoltre, sottolinea la scelta di inserire nelle nicchie del deambulatorio quattro apostoli e il santo martire Lorenzo (Spinelli, 2008, p. 37)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185543
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sotto la base - S. LAVRENTIVS - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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