San Benedetto riceve il viatico
dipinto,
Cignaroli Giambettino (1706/ 1770)
1706/ 1770
dipinto
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Cignaroli Giambettino (1706/ 1770)
- LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è inserito nell'altare della terza cappella destra (per il quale si propone il riferimento orizzontale 0300185494) ed è realizzato da Giambettino Cignaroli nel 1748 su commissione dell'abate Flaminio Frontorio (Negrini, 1981, p. 382; Piva, 1981, p. 49 e p. 267; Pesenti, 1981, vol. 25, p. 156 consultabile online in http://www.treccani.it/enciclopedia/giambettino-cignaroli_(Dizionario_Biografico)/; Piva, 2007, p. 83; Spinelli, 2008, p. 38 e Caleffi, 2010, p. 58). Il disegno preparatorio per la pala è conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milana (Negrini, 1981, p. 382). L'abate Frontorio vuole rinnovare "alla moderna" l'interno della chiesa e si rivolge a Cignaroli, molto apprezzato dai contemporanei per la grazia e l'armonia delle sue opere. Il pittore, direttore a vita dell'Accademia d'Arte di Verona da lui promossa, fonda diversi spunti della tradizione: dal classicismo veronesiano all'accademismo bolognese alla riflessione sulla luce dei veneti Tiepolo e Balestra (si veda Pesenti, 1981, vol. 25, p. 156, consultabile online in http://www.treccani.it/enciclopedia/giambettino-cignaroli_(Dizionario_Biografico)/). Anche nella pala in esame il soggetto sacro è immerso in un'atmosfera luminosa, di ascendenza veneta come il punto di vista ribassato che aumenta la teatralità, con un chiaro riferimento veronesiano nel chierico col cero. I personaggi sono disposti con una certa varietà di atteggiamenti: il santo ormai sfinito dalla febbre è sorretto da due discepoli, come narrato nei Dialoghi di Gregorio Magno (Libro secondo, in http://www.camminodibenedetto.it/download/Dialoghi_Gregorio_Magno.pdf) mentre il celebrante, dal ricco piviale in lampasso dorato, somministra il sacramento. L'immagine che Cignaroli elabora per l'abate di San Benedetto Po mantiene la forza persuasiva dell'arte barocca, coniugandola con la grazia settecentesca e il gusto neoveronesiano. D'altra parte il dipinto in esame è commissionato a Cignaroli per sostituire la pala originaria dell'altare, l' "Elezione di San Nicola a vescovo di Mira", che era stata dipinta da Veronese nel 1562 e che viene spostata nella cappella successiva, la quarta a destra. In seguito alla soppressione del monastero la pala di Veronese è passata alla National Gallery di Londra (Piva, 1981, p. 49 e p. 267; Piva, 2007, p. 83; Spinelli, 2008, p. 38 e Caleffi, 2010, p. 58)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185495
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0