decorazione plastica, serie - bottega bresciana (terzo quarto sec. XVIII)
decorazione plastica,
1752 - 1775
decorazione formata da sei cartigli che segnano gli archi di accesso alle cappelle. I cartigli delle due cappelle centrali presentano un profilo asimmetrico segnato da volutelle, da foglie accartocciate e motivi fitomorfi. Nelle quattro cappelle ai lati i cartigli sono caratterizzati da un andamento simmetrico con al centro un motivo fitomorfo, segnato da rughe, compreso tra due volutelle affrontate
- OGGETTO decorazione plastica
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MISURE
Altezza: 35 cm
Larghezza: 60 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Bresciana
- LOCALIZZAZIONE Pralboino (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione degli arconi di accesso alle cappelle fa parte della campagna decorativa (per la quale si propone il riferimento orizzontale 0300185335) affidata alla medesima bottega bresciana che esegue anche le lesene corinzie dell’interno della chiesa e i capitelli corinzi del presbiterio. Infatti i medaglioni delle cappelle centrali sono identici a quelli che compaiono alla base dei capitelli pensili del presbiterio, in tal modo all’interno della chiesa si crea un insieme omogeneo che unisce il repertorio classicheggiante della ripresa dell’ordine corinzio e le forme fantasiose del gusto barocchetto dei cartigli, dalle forme capricciose e dalle linee asimmetriche. La bottega che opera in Santa Maria degli Angeli ha come riferimento la decorazione plastica dell’interno della Pieve di Ostiano, che secondo lo studioso Merlo (nel contributo citato in bibliografia di confronto) deve essere riferita per la parte di derivazione classica al rinnovamento dell’edificio voluto nel Cinquecento da Vespasiano Gonzaga e per la parte barocca agli interventi di abbellimento intrapresi dai francescani in seguito al loro insediamento nella chiesa, avvenuto nel 1674. La decorazione in stucco dell’interno di Pralboino, invece, come la decorazione plastica della facciata, si inserisce nell’opera di rinnovamento che coinvolge la chiesa di Santa Maria degli Angeli nel terzo decennio del secolo XVIII, determinandone anche il riorientamento (avvenuto secondo Bruna Viscardi in concomitanza con l’erezione del nuovo altare), la realizzazione del nuovo portone (datato “1752”) e l’esecuzione del nuovo altare maggiore, consacrato nel 1757. D’altra parte, proprio nel medesimo periodo, l’edilizia sacra in territorio bresciano conosce un nuovo impulso per volere del vescovo Angelo Maria Querini (tra il 1727 e il 1755). Da sempre, inoltre, la chiesa del convento francescano può contare sul legame con la nobile famiglia dei Gambara, in particolare negli stessi anni Pralboino è residenza del nobile Alemanno Gambara, che soggiorna nel castello pralboinese tra il 1751 e il 1758 e ne cura il decoro artistico
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185335
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0