famiglia Cornaggia

decorazione plastico-pittorica, post 1730 - post 1730

La cappella presenta una decorazione pittorica ad affresco che la ricopre interamente: sulle lesene di ingresso, a monocromo grigio, motivi a cartouche, specchiature a finto marmo, vasi con trionfi di fiori azzurri; stessi motivi nelle lesene a libro, dove però mancano i vasi con i fiori. Nelle due pareti laterali dipinti sono inquadrati da ricche cornici architettoniche ad andamento mistilineo, sempre a monocromo grigio, sormontate da frammento di trabeazione; al di sopra medaglie a monocromo entro entro cartouche contenenti figure di virtù teologali; dai lati scendono tralci di foglie e fiori multicolori che poggiano su trabeazione sottostante. Sulla volta, su fondo giallo, medaglia centrale a contorno ovale e iscrizione, delimitata lateralmente da due piedestalli con testine da cui pendono tralci di fiori variopinti. Sul sottarco stemma inquartato. Parete di di fondo con ricca ancona dipinta: da due basamenti appoggiati su mensole si alzano due colonne tortili a imitazione del marmo rosa; reggono su una trabeazione poggia un timpano spezzato con testina al centro e inquadrano una cornice a contorno mistilineo composta di foglie dorate e fiori variopinti nella parte superiore. Ai lati due semilesene. La finestra è inquadrata da cornice mistilinea in stucco

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Legnano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In un inventario del 1738 conservato nell'archivio parrocchiale di S. Magno la cappella risulta fatta erigere dal marchese Carlo Cornaggia e dalla sua consorte Vittoria Medici, che compare anche la donatrice di molti oggetti " per suo altare di S.F rancesco di Paola". Secondo la relazione della visita pastorale del card. Pozzobon del 1761 si precisa che la cappella, originariamente dedicata S. Francesco di Assisi, era sotto il giuspatronato di Francesco Lampugnani; quando questi morendo lascia erede l'Ospedale Maggiore di Milano la cappella passa sotto il giuspatronato di Marino Cornaggi a che "proprio aere picturis ornavit, atque perfedit, sanctoque Francisco a Paula dicavit". Dato che Carlo Arrigo Corna sposa Vittoria Medici nel 1728 e che ci sono due Lampugnani, Francesco Maria (Legnano 1653- 1729) e Giacomo Francesco (1644 - S. Vittore di Legnano 1732) che testano a distanza di pochi anni a favore dell'Ospedale Maggiore è verosimile che la decorazione ad affresco della cappella periodo in cui passò dal giuspadronato dei Lampugnani a quello dei Cornaggia, intorno al 1730. Più tardo, o modificato, lo stendardo d'ingresso, con l'arma dei Cornaggia inquartata a quella dei Medici, poiché solo dal 1783 il testamento di Vittoria Medici obbliga i figli ad aggiungere il nome della casata quello dei Medici e inquartarne l'arma (cfr. Il libro della nobiltà Lombarda, I, Milano 1978, p. 412). La sccritta Charitas sulla volta ricorda l'emblema dei Minimi, fondati da S. Francesco di Paola e si accompagna alle figure delle altre due sulle pareti laterali. Lae quadrature dal carattere ancora solido e plastico, la fermezza dell'archi tettura, la definizione nervosa e tribolata delle trabeazioni, insieme all'inserimento di tralci di fiori variopinti e di un certo pittoricismo decorativo fanno pensare a un artista attivo negli anni di passaggio al barocchetto, influenzato dalla personalità di Giuseppe Antonio Castelli detto il Castellino, Monza 1724). Consonanze compositive e stilistiche si riscontrano nella cappella di fronte dedicata a S. Mauro. La decorazione è stata probabilmente fortemente ripassata durante i restauri delia fine dell'Ottocento e sottoposta a un restauro conservativo neglia anni 1985-90 a cura della Ditta Losa di Bergamo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300181721-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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