Compianto. compianto sul Cristo morto
pala d'altare,
ca 1539 - ca 1541
De Rossi Francesco Detto Salviati (1509 Ca./ 1563)
1509 ca./ 1563
Porta Giuseppe Detto Salviati (1520-1525/ Post 1575)
1520-1525/ post 1575
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
De Rossi Francesco Detto Salviati (1509 Ca./ 1563): esecutore
Porta Giuseppe Detto Salviati (1520-1525/ Post 1575)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
- INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto attualmente di formato rettangolare era in origine centinato, come si evince dal disegno riproducente la pala conservato nella Public Library di Folkestone (Inghilterra) opera di un artista veneziano del sec. XVII e dal confronto con le altre due pale eseguite da Lazzaro Bastiani (oggi alle Gallerie dell'Accademia di Venezia) e da Cima da Conigliano (a Brera) per la stessa chiesa (di misure quasi identiche). La tela braidense venne eseguita durante il soggiorno veneziano del Salviati tra il 1539 ed il 1540 per la Chiesa del Corpus Domini, soppressa insieme all'annesso monastero con decreto del 25 aprile 1810, su commissione di Bernardo Moro, procuratore de ultra di San Marco il 18 giugno 1537 morto nel 1541 (Sansovino 1581, f. 62 r). Vasari (1568) si limita a descriverne l'iconografia mentre Boschini (1664) precisa che la pala si trovava sul quarto altare a sinistra contando dalla porta di ingresso. In seguito alla soppressione della chiesa entrò in Pinacoteca nel 1811 (Ottino Della Chiesa, 1969); venne poi pubblicata per la prima volta nel 1962 da G. Molino Jaderosa. Secondo D. McTavish (1981) è probabile che Salviati abbia dipinto solo le figure principali e che le figure dello sfondo spettino invece al suo collaboratore Giuseppe Porta, che restò a Venezia dopo il ritorno di Salviati a Roma, nel 1541. Non si conoscono disegni preparatori ma esiste un modello attribuito a Salviati, conservato all'Art Gallery of Ontario (Acc. n. 81/4) che McTavish (1981) pensa sia da mettere in relazione con la pala di Brera. Una copia parziale del dipinto attribuita al pittore genovese Giovanni Battista Tiani degli inizi del sec. XVIII si trova al Museo Diocesano d'Arte Sacra di Udine (L. Marioni Bros in G.C. Menis, 1988, p.162). Per A. Nova (1992) l'opera in esame appare fondamentale per comprendere il passaggio dal periodo giovanile a quello maturo del pittore che qui appunto manifesta pienamente l'adesione alle sollecitazioni cromatiche veneziane
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180316
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. Nap. 426
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0