Un serpente di bronzo con le fauci aperte, la lingua pronta a forma di cerchio e la coda rialzata e ripirgata. Saldatura tra la parte a forma di globo e la coda collocata su una colonna liscia di granito

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Europa Centro-orientale
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di elegante fattura orientale, la provenienza è considerata leggendaria o un avanzo di un tempio dedicato ad Esculapio, che doveva sorgere vicino alla basilica, altri lo identificano addirittura con quello con cui Mosè nel deserto allontanò i serpenti che infestavano la zona; il giorno del giudizio esso dovrebbe scendere sibilando dal suo piedistallo e strisciare fino alla valle di Giosafat. Tesi rifiutata dal Bosca (1675) il Calchi (1627) lo ritiene un ex voto di qualche principe. L'Andolfo il Vecchio, cronista milanese del XI sec. lo ritiene proveniente dal tesoro del palazzo imperiale di Costantinopoli intorno al 1001 quando fu donato dall'ImperatoreBasilio II all'arcivescovo di Milano Arnolfo, incaricato dall'l'imperatore germanioo Ottone III (morto poi improvvisamente) di chiedere la mano di Elena figlia di Basilio. Secondo una credenza popolare fino alla metà del '500 fu oggetto di preghiera. per liberare i bambini dai vermi (Mongeri, 1872)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175630
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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