decorazione plastica,

Decorazione in stucco

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA Stucco
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bergamasca
  • LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per la storia complessiva degli stucchi, cfr. 03/00175375. La cappella è dedicata al Crocefisso; se ne conservava uno in legno sopra l'altare: cfr. Inv. 1965 p. 65, notizia poi ripresa da Gamba 1971-72 p. 119 e Manzoni 1988 p. 195. Ne resta traccia nel foro praticato all'interno della nicchia dell'ancona. La dedicazione risale sicuramente almeno al XVII sec., epoca a cui risalgono gli stucchi e gli affreschi, per i motivi più avanti esposti. Inoltre ricordiamo che davanti alla cappella, a segnalarne probabilmente l'appartenenza alla famiglia, sta la lastra tombale secentesca della famiglia Arrigoni de Birlis: cfr. scheda 03/00175365 e Manzoni cit. p. 195 n. 48. La cappella presenta una decorazione in stucco che accompagna l'arco di ingresso -ghiera ed intradosso- e copre tutto il frontone sopra l'arco, inquadrato da elementi architettonici classicheggianti: due paraste ai lati, una trabeazione. Questi elementi furono realizzati insieme agli stucchi architettonici del resto della chiesa tra il 1575 ed il 1588. (cfr. schede 03/00175402 e 03/00175411). Nei pennacchi due putti seminudi si dispongono ai lati della targa centrale; in questo caso due cherubini son posti sopra e sotto la targa. Gli stucchi si sviluppano poi negli intradossi con motivi floreali, cornici curvilinee e putti, e con semplici riquadrature sulle pareti intorno alle storie affrescate. Anche l'ancona obbedisce a questo criterio di stucco - cornice d'affresco per il dipinto con la croce e forse in antico per inquadrare la croce dispersa. Questo fatto, insieme ai caratteri stilistici omogenei di stucchi ed affreschi, fa pensare che questi siano nati insieme intorno alla metà del XVII sec.. E' l'unico caso conservato nella chiesa. La decorazione del frontone della cappella presenta caratteri di omogeneità con quella della prima e terza cappella su questo lato (scheda 03/00175422 e 03/00175417) e della seconda, terza e quarta di quello sinistro (03/00175375, 03/00175381, 03/00175384): due putti semi nudi si dispongono ai lati della targa centrale; in questo caso due cherubini son posti sopra e sotto la targa. Questi stucchi sono caratterizzati sia nelle figure dei putti che nella targa da esuberanza plastica e da libertà esecutiva lontana dal tono più asciutto e contenuto di quelli di Alzano Lombardo, databili nella seconda metà del XVII sec., come pure dalla sobrietà di quelli della metà del XVIII sec. di Giovanni Sanz nella quinta cappella di sinistra (cfr. scheda 03/00175387). In conclusione sono genericamente assegnabili, insieme a tutto il gruppo sopradetto, alla metà del XVII sec.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175420-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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