soffitto, ca 1499 - ca 1518

Soffitto

  • OGGETTO soffitto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bergamasco
  • LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa si presenta come un'aula unica coperta con soffitto e conclusa da un arco trionfale a tutto sesto. Il profondo presbiterio invece è voltato: è suddiviso in una campata rettangolare ed un coro pentagonale voltati rispettivamente a crociera e a spicchi. L'aula della navata è scandita da cinque arconi trasversali a sesto acuto in muratura, sui quali si appoggiano le travature in legno del tetto a vista. L'intero sistema di copertura risale all'epoca di edificazione della chiesa; si ricorda che la prima pietra fu posta nel 1488, che la chiesa era sicuramente agibile a partiredal 1499 e che nel 1518 fu consacrata: cfr scheda 00175402. Il tetto a due spioventi copre anche il matroneo. Le travi longitudinali -cinque per campata- si appoggiano sulla muratura degli archi diaframma grazie a mensole sagomate in legno. Il tetto presenta una decorazione colorata sia sulleparti in legno che sulle mattonelle dipinte inserite tra i travetti. Il colore è applicato sulle mattonelle in laterizio grazie alla stesura di un sottile strato di intonaco; per questi aspetti relativi alla tecnica di esecuzione, allo stato di conservazione e ai restauri, si veda M. Daina-A. Zaccaria, 1996, pp. 42-44. I motivi decorativi sono zoomorfi, antropomorfi, floreali. Nella navata centrale il criterio distributivo dei motivi decorativi, partendo dalla facciata, è il seguente: prima campata motivi a stella; seconda campata motivi romboidali iscritti da intrecci a forma quadrata; terza campata motivi a stella; quarta campata, la più guasta, motivi a cerchi concentrici (identici a quelli dell'arco di ingresso della sesta cappella a destra); quinta campata, alternanza di motivi a fiore, a cerchio, vegetali e monogramma bernardiniano -IHS-; sesta campata, molto guasta, motivi concentrici. Gli autori che hanno descritto la chiesa hanno segnalato l'importanza del soffitto dipinto, suggerendo in alcuni casi -Capuani e Volpi- il cfr con quello di S. Agostino a Bergamo, anch'esso non ancora studiato: Volpi, 1956, p. 4; Capuani 1964, p. 3; INV. 1965, p.64; Manzoni,1988, p. 195; Fumagalli, 1990 p. 76, che ne propone, senza motivazioni, una assegnazione al 1470, inaccettabile per motivi documentari -posa della prima pietra il 1488- e stilistici. Per rapide indicazioni sul soffitto di S. Agostino, "vera enciclopedia del sapere medievale", si rimanda a Rossi, 1991, p. 11 e relative indicazioni bibliografiche. In particolare si veda Mazzini F., Pittori anonimi, 1450-1475 in "I pittori bergamaschi" Il Quattrocento I, Bergamo 1986, pp. 105-117. Si tratta di un tipo di tetto decorato frequente in questa tipologia architettonica di chiesa a sala gotica e quattrocentesca del contado in area padana. Il manto esterno di tegole del tetto è stato rifatto di recente (1980-1990, SBAA) creando una intercapedine tra tegole ed orditura lignea per evitare il riformarsi di problemi di umidità. Infatti l'umidità negli ultimi anni ha determinato il distacco parziale e la caduta dell'intonaco dipinto sui mattoni in cotto. Nel 1996, in occasione del restauro dell'organo, si è intervenuti sulle formelle del tetto della quinta campata realizzando una pulizia ed un fissaggio: da quanto esposto in Zaccaria e Daina, cit., si ricava che la decorazione pitorica delle parti in legno era interessata da un diffuso fenomeno di sploveramento per impoverimento del legante e distacchi tra gli strati di intonaco e tra questi ed il supporto, e di generale decoesione della malta; si è provveduto alla pulizia ed al fissaggio dello strato di colore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175367
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI I H S - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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