ritratto di Maria Teresa d'Austria

dipinto, 1776 - 1776

dipinto dalla forma ovale con cornice lignea dorata e riccamente intagliata realizzata da Pietro Cariola

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Anselmi Giorgio (1722/ 1797)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1772-1773 Nicola Guindani, massaro dell’Università dei Mercanti, commissiona a Giorgio Anselmi un ciclo di cinque tele, rappresentanti quattro allegorie (Giustizia, Prudenza, Studio e Commercio) e un ritratto di Maria Teresa imperatrice d’Austria. Il lavoro viene saldato al pittore veronese nel 1776 (A. Belluzzi, in Mantova nel Settecento 1983, pp. 174-175). Il riconoscimento della mano dell’artista nel dipinto in esame è tuttavia già avanzato da Ozzola nel 1946 (p. 20 n. 93) e ribadito, seppure con un margine di dubbio, nel 1949 e nel 1953 (n. 190). La prima menzione dell’opera in letteratura è del 1884, quando Portioli (p. 55) segnala il nostro Ritratto di Maria Teresa presso la vecchia Camera di Commercio di Mantova; nel 1921 esso viene depositato presso la Biblioteca e solo due anni dopo il quadro, attribuito nel 1908 a Martin Knoller da Giuseppe Marusi (D. Sanguineti, scheda 3, in Arte e arti 2001, p. 36), giunge al Palazzo Ducale (Tamassia 1996, p. 62). In questo modo l’opera viene separata dalle altre quattro tele con cui nasce e il ricongiungimento avviene solo molto più tardi e idealmente, con gli studi di Belluzzi (in Mantova nel Settecento 1983, pp. 174-175). Nel 1929 Giannantoni (p. 24) descrive la tela “in una bella cornice in legno scolpito e dorato, che porta al sommo l’aquila che stringe negli artigli una balla di merce, insegna della Camera di commercio”; l’elaborata cornice è opera dell’intagliatore Pietro Cariola (sul quale vd. anche Intra 1888, p. 488; Patricolo 1908, p. 28; Luzio 1911?; Tellini Perina 2003, p. 322; Bardelli, Biondelli 2008, p. 155), cui viene saldata nel 1776, come recentemente dimostrato da Sanguineti. Per questo ritratto “il pittore scelse moduli di scenografica imponenza, creando uno spazio mediano abitato da angeli che sorreggono una cornice ovale entro la quale campeggia, attraverso l’espediente del dipinto nel dipinto, il volto dell’anziana regina” (D. Sanguineti, scheda 3, in Arte e arti 2001, p. 38). Rara è la produzione ritrattistica dell’artista veronese, che lavora nel Settecento inoltrato su schemi del Balestra e adotta in quest’opera una tipologia compositiva, quello del quadro nel quadro, tipicamente barocca. Parallelo alla reale superficie del dipinto, l’ovale col ritratto della regnante è sorretto da due angeli in volo tra nuvole ed è parzialmente nascosto, nella parte superiore, da un tendaggo rosso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152052
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12233
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Anselmi Giorgio (1722/ 1797)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1776 - 1776

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'