pastorella con cani e mucche

dipinto, ca 1625 - ca 1650

dipinto privo di cornice

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bassano Jacopo/ Maniera Di
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Comando Provinciale Carabinieri Mantova
  • INDIRIZZO Via Giovanni Chiassi, 29, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto arriva forse in Palazzo Ducale grazie agli Asburgo ed entro la metà del XVIII secolo, se è riconoscibile in un inventario del 1752 alla voce “Pastorella con cani, bovi ec. senza cornice”: un dipinto che all’epoca si conserva nella sala di Sant’Alberto. Non escludo tuttavia che, alla pari di altre opere (cat. [399] e [436]), il quadro sia stato raccolto presso qualche palazzo gonzaghesco extra-cittadino, quale la villa di Marmirolo, nella quale trovo menzionati nell’inventario del 1665 dei beni di Carlo II: “Duoi altri quadri mezzani figurati con figure e armenti con cornice finte di noce con un filetto d’oro” (ASMn, Archivio Gonzaga, b. 331, c. 343v). La mancata attestazione di queste tele nell’inventario del 1714 (cfr. Malacarne 2008) farebbe proprio pensare che – se effettivamente la tela proviene da Marmirolo – sia giunta in Palazzo Ducale dopo quella data (contrariamente a quanto avviene per la tela attr. Stroiffi, cat. [399]). A ogni modo il nostro dipinto è nel Palazzo Ducale nella seconda metà del Settecento, assieme a un pendant in seguito perduto. Nel 1781 (App. [2], n. 912) sono registrati, nella galleria Nuova, “Due soprausci larghi braccia 4 alti braccia 4 rappresentanti Animali e Figure = Copie dal Bassano”, identificabili, poiché descritti in maniera analoga, ancora in un documento del 1798 e nell’inventario del 1803, nel quale sono registrati nella camera dei Sette Scalini. Il documento cita per l’esattezza un quadro “in quadrato di braccia 3 once 9 con figure, paesi et Bestiami opera del Bassani” (App. [6], n. 14) e un “Altro per in piedi alto braccia 4½, e lungo braccia 3 con figure e bestiami opera del Bassani” (App. [6], n. 15). Infine, l’inventario del 1828 (n. 966) precisa che si tratta di due quadri, “uno rappresentante la Notte, e l’altro diversi quadrupedi, il primo alto metri uno centimetri settantacinque e largo metri uno centimentri quaranta, l’altro alto come sopra e largo metri uno centimetri settanta, senza cornice, i quali sono copie tratte dal Bassano, in buono stato”. Il dipinto in esame è evidentemente il primo dei due, nonostante una leggera differenza di dimensioni. I due dipinti rimangono in coppia almeno fino al 1875, poiché l’inventario di quell’anno li cita assieme (n. 22?); in seguito una delle due tele va dispersa. La tela è riferita da Berenson (1932, p. 57; 1936, p. 49; 1957, I, p. 18) a Jacopo Bassano. Sulla fede dello studioso anche Ozzola propone per il dipinto, inizialmente, un’attribuzione al Da Ponte (Ozzola 1946, p. 10 n. 28); in seguito lo presenta invece come copia (Ozzola 1949, n. 60; 1953, n. 60). Arslan (1960, I, p. 352) giudica il nostro dipinto “Opera non bassanesca della fine del XVI o inizio del XVII secolo, con qualche elemento bassanesco”. Nel frattempo il dipinto viene esposto – nel 1957 – alla mostra veneziana su Jacopo Bassano, ma, non figurando in catalogo, non sono a conoscenza dell’opinione di Zampetti circa l’attribuzione del dipinto mantovano. Sulla copia del catalogo di Ozzola già di proprietà di Ragghianti e conservato a Lucca, nell’omonima Fondazione, mi pare che si legga relativamente al quadro il commento: “maffeiano”, che sposterebbe nel pieno Seicento la datazione.È una proposta, se ben interpretata, che non condivido. Marinelli (com. or.) ritiene che il quadro possa accostarsi alla cerchia del Grechetto e in particolare a Francesco Castiglione. Anche questa proposta non è pienamente convincente e credo che, in definitiva, il quadro potrebbe spettare a un pittore veneto entro la metà del Seicento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152022
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12225
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • ISCRIZIONI su un cartellino posto sul retro - MOSTRA DI JACOPO BASSANO VENEZIA 1957 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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