ritratto di Anna d'Austria
dipinto,
ca 1610 - ca 1610
dipinto con cornice intagliata e verniciata
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano-fiammingo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla fine dell'Ottocento la teletta sembra si trovi presso il palazzo Accademico dove la noterebbe INTRA (1891, n. 3), come ritratto di Margherita di Savoia. In seguito MATTEUCCI (1902, p. 373 nota 1) e Giannantoni (in Mostra iconografica 1937, p. 42 n. 192) menzionano l'opera in esame proprio come esempio della ritrattistica di Margherita, moglie di Francesco IV Gonzaga ("Buon ritratto che ripete l'immagine della principessa ormai anziana"). L'effigiata sarebbe Margherita di Savoia anche secondo l'inventario del 1937 del palazzo Ducale, dove nel frattempo (attorno al 1922) il dipinto è giunto. Per OZZOLA (1949, n. 135; 1953, n. 135) si tratta genericamente di un "Ritratto di dama", mentre la Mattioli (in Rubens a Mantova 1977, p. 81 n. F.17) ravvisa nel dipinto le fattezze di Margherita Gonzaga, figlia di Vincenzo I ed Eleonora de' Medici, moglie dal 1606 del duca Enrico di Lorena. La sua proposta è accolta dagli studiosi che in seguito si sono occupati dell'opera. Non sono molti i ritratti esistenti di Margherita di Lorena: oltre al sontuoso dipinto a figura intera di Pourbus a palazzo Pitti (inv. 2279), del 1605, vi sono due tele a mezza figura e strettamente imparentate: entrambe attribuite a Pourbus, sono al Museo National de Bellas Artes di Buenos Aires (inv. 8481; NAVARRO 2002, pp. 65-67) e al Metropolitan Museum of Art di New York (inv. 25.110.21; BAETJER 1995, p. 277). Si ritiene che ritragga Margherita anche un dipinto degli Uffizi (inv. 2326), recante sul retro la scritta "Marguerite Gonzague de Mantoue Femme d'Henry Duc de Lorraine", per quanto i tratti somatici non siano identici. Una proposta identificativa a favore di Margherita riguarda anche una miniatura su rame dei Musei Civici di Padova (inv. 1293; E. Annovazzi, in Ponentini e foresti 1992, p. 70 n. 22). A questi aggiungo un bel ritratto di Margherita a figura intera, con una veste bianca decorata da un motivo di corone e spighe, che si conserva in una collezione privata mantovana e proviene dalla raccolta della famiglia Cavriani; credo sia il quadro pubblicato da MALACARNE (2010, p. 157) con corretta identificazione dell'effigiata. Il dipinto è apparentemente copia coeva da un quadro di Pourbus, del quale conosco anche una versione di tre quarti, nella Pinacoteca Civica di Vicenza, dove è erroneamente schedata come ritratto di Isabella di Savoia d'Este (M. Pietrogiovanna, in Pinacoteca civica di Vicenza 2003, pp. 465-466 n. 293). Giannantoni (in Mostra iconografica 1937, p. 42 n. 192) giudica la nostra tela opera di un ignoto fiammingo del XVII secolo, mentre OZZOLA (1949, n. 135; 1953, n. 135) la ritiene forse copia da Rubens. Secondo la Mattioli - la quale giustamente nota un certo divario qualitativo tra la resa del volto e l'abbigliamento - il quadro potrebbe spettare a Justus Sustermans; la sua proposta pare convincere anche JAFFÉ (1978, p. 135). In anni più recenti si è tornati alla proposta di Ozzola, circa un possibile prototipo di Rubens (Repertory 2001-2002, II (2002), p. 167 n. 702; D. Sanguineti, in Fiamminghi e olandesi 2002, p. 55). L'attribuzione a Sustermans comporterebbe una datazione al 1621 che mi pare troppo tarda, poiché la donna sembra avere meno di 30 anni, e non convince da un punto di vista stilistico; più adeguato mi sembra il riferimento ai modi di Rubens. Non escludo però che lo sconosciuto modello di questo dipinto sia opera di Frans Pourbus il Giovane. In ogni caso, il prototipo risale a una data anteriore al 1610 e la nostra tela può datarsi di conseguenza attorno a quell'anno. Temo però che il dipinto in esame non raffiguri affatto Margherita di Lorena. Si tratta a mio avviso di un'immagine di Anna Gonzaga, strettamente avvicinabile al dipinto di Hans van Aachen del Kunsthistorisches Museum di Vienna (inv. GG 4410), in prestito al castello di Ambras: perfettamente sovrapponibile è la sagoma del volto e identiche sono le labbra. Convincente mi pare anche il confronto con il ritratto di Anna della bottega di Pourbus il Giovane (Kunsthistorisches Museum, inv. GG 9383), per quanto la donna del quadro mantovano abbia un volto appena più largo e morbido
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152013
- NUMERO D'INVENTARIO Gen. 6863
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0