Putti che sorreggono una targa con scena di battaglia
dipinto,
ca 1510 - ca 1510
Dipinto privo di cornice. La sottigliezza della preparazione è una delle cause del degrado conservativo; l’asimmetria compositiva si deve a una decurtazione del lato sinistro della tavola
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto viene scoperto nel 1990 da un operaio, durante lavori di ristrutturazione del salone detto dell’Armeria, quello in cui tra il 1459 e i primi del 1460 si tengono i lavori del Concilio indetto da papa Pio II Piccolomini. La tavola è però opera più moderna e si trova lì come elemento di reimpiego, forse proveniente da un diverso ambiente dello stesso Palazzo; potrebbe essere giunto nell’Armeria in occasione di un restauro del salone (il primo intervento sembra documentato nel 1596: Marani 1965, p. 187 nota 26; Sortino 1997, p. 498 n. 27). L'opera raffigura putti, dipinti in grisaglia, reggenti una "tabula ansata" sulla quale è un finto altorilievo lapideo stagliato sul fondo color ocra ma con tracce di dorature. Il fondo blu scuro dietro i putti è intessuto con un motivo fitomorfo stilizzato. L’opera viene pubblicata da Agosti (1992, p. 30), che ne fornisce le coordinate stilistiche e cronologiche tuttora accettate: la giudica dei primi anni del Cinquecento, forse realizzata per un apparato di qualche festa o spettacolo, e nota che il disegno vegetale sul fondo è assai simile a quello presente in alcuni dipinti su tavola conservati nell’Appartamento Ducale del Palazzo, ma provenienti – con ogni probabilità – dal Palazzo di San Sebastiano di Francesco II Gonzaga. Giovannoni suggerisce subito dopo (in Giovannoni, Giovetti 1992, pp. 73 e 91-92) di confrontare la nostra battaglia con quella sbalzata in una medaglia del Talpa fusa per Francesco II, mentre la figura a cavallo sulla sinistra sarebbe ripresa da un particolare dei rilievi della colonna Traiana, forse tramite un disegno mantegnesco conservato all’Albertina di Vienna (inv. 2583); Giovannoni si chiede inoltre “se il suddetto dipinto debba ritenersi compreso tra le pitture a monocromo del Mantegna o della sua strettissima cerchia, che vennero spostate quando la marchesa si trasferì nella Corte nuova [sic, ma “Corte Vecchia”] nel 1522”. In seguito Brown (1997 p. 317 nota 41) ritiene sia difficile che “this might be the other sopraporta from the Grotta. Described by Stivini as containing «quattro figure», the Battle Scene has seven figures”. Torna sulla questione ancora Agosti (2005, pp. 271-272 nota 149), per chiarire che gli pare poco funzionale il confronto con la colonna Traiana. La Sogliani (in A casa di Andrea Mantegna 2006, p. 466 n. 111) ribadisce che l’opera deve spettare a un pittore vicino al Mantegna, attivo nel primo Cinquecento, e insiste sul confronto col foglio viennese. Il dipinto s’ispira al Mantegna nell’utilizzo del finto bassorilievo su fondo colorato, nel modo di lumeggiare a biacca e nel punto di vista ribassato; si può proporre un confronto con le pitture realizzate entro il 1516 nella cappella funebre del Mantegna in Sant’Andrea e si può pertanto suggerire una datazione della nostra tavola verso il 1510, confermata dal confronto con i motivi fitomorfi del fregio già in Palazzo San Sebastiano, databili in quel torno d’anni. Quanto all’originaria collocazione, il soggetto mi induce a scartare l’ipotesi di un camerino di Isabella d’Este e a prendere semmai in considerazione – come mera ipotesi – una committenza del marchese Francesco II, cui i temi bellici furono sempre assai cari; è probabile che il dipinto sia stato in origine posto in una collocazione abbastanza elevata, forse a fregio di un camerino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151965
- NUMERO D'INVENTARIO St. 100966
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- ISCRIZIONI sul vessillo, all'interno della medaglia - S.P.Q.R - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0