sgabello, serie - ambito lombardo (fine/inizio secc. XVIII/ XIX)

sgabello 1790 - 1810

Lo sgabello, a 4 gambe, presenta un sedile di forma quadrata, imbottito con raso di seta color oro di fattura non originale. I 4 lati presentano specchiature con bordi a "scozia" e dorati; le gambe hanno una forma tronco-conica con goletta nel punto di raccordo con la mazzetta o il dado soprastante che presenta, su due facce, un motivo geometrico a disco; sotto la goletta una corona di palmette stilizzate; il piede con tracce brune di un'argentatura è coronato da un collarino dorato e scanalato

  • OGGETTO sgabello
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura/ intaglio/ laccatura/ argentatura
    seta/ raso/ pékin
  • MISURE Profondità: 48 cm
    Altezza: 51 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piccolo sgabello fa parte di una serie che si connette a sua volta, per le pressocchè identiche forme e decorazioni, ad una coppia di poltrone (0300150925) e ad un'altra serie coeva di 12 seggiole presenti in Palazzo Ducale (0300150884). La datazione dello sgabello è suggerita dai motivi geometrizzanti e pure fitomorfi delle palmette, dalle linee eleganti e stilizzate, tipiche del gusto neoclassico e partecipi, in questo caso, sia dello stile Luigi XVI che dello Stle Impero. Sul fondo di ciascun sgabello si trova un'etichetta, di difficile lettura, recante il numero riportato nell'inventario del 1812 che permette di risalire alla originaria collocazione. Nell'inventario si ricordano, all'interno della Camera III nell'"Appartamento degli Arazzi per S.M.I. e R. l'Imperatrice", al numero 597, 18 "tamboretti simili alle poltrone" (citate al n. 596). Sull'oggetto è inoltre presente il marchio "M.R." iniziali che secondo l'Ozzola potrebbero riferirsi all'espressione "Mobilia Reale" in relazione all'ipotesi secondo la quale la serie degli sgabelli proverrebbe dai palazzi reali di Monza o di Milano. un'ascendenza milanese è avvertibile negli stilemi e negli elementi decorativi del mobile (decori angolari, conformazione e decorazioni nelle gambe) che ricordano in parte i modelli diffusi anche da Giocondo Albertolli, tra gli ornatisti lombardi più importanti e che più contribuirono al rinnovo in senso neoclassico, tra il 700 e l'800, delle concezioni ornamentali, anche per quanto riguarda il mobilio. L'Albertolli, nel 1779, era stato incaricato di fornire i disegni per il rifacimento ornamentale delle pareti ella Galleria degli Specchi in Palazzo Ducale. A rigurado del marcio M.R., in riferimento alla dicitura Mobilia Reale, è da ricordare comunque, come secondo ipotetico riferimento, che anche il Palazzo ducale di Mantova era ricordato in quel periodo, con il titolo di Palazzo Reale come si evince d'altronde dalle stesse etichette apposte sul fondo di altri mobili
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300150771
  • NUMERO D'INVENTARIO St. 139
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2008
  • STEMMI nella parte interna delle sponde - Marchio - M.R
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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