Andrea Mantegna
busto,
ca 1490 - ca 1516
Mantegna Andrea (attribuito)
1431/ 1506
Il busto bronzeo del Mantegna presenta la testa cinta di foglie di lauro dorate con fluire ondulato di capelli: lo sguardo è severo, il volto è solcato da rughe profonde. E' collocato contro un disco in porfido, circondato da una bianca ccornice
- OGGETTO busto
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
MARMO BIANCO
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MISURE
Profondità: 16 cm
Altezza: 47 cm
Larghezza: 33 cm
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ATTRIBUZIONI
Mantegna Andrea (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice riprende su pietra d'Istria motivi vegetali finemente stilizzati; un duplice motivo ornamentale la collega alla sottostante lapide celebrativa. Eseguita da un ignoto scultore, inquadra il disco in porfido contro cui è infisso il busto bronzeo del Mantegna. L'opera fu trafugata dai francesi nel 1797 e portata a Parigi; restituita, ritornò nella cappella nel 1816. Nonostante la scarsità di notizie su un Mantegna scultore, molti studiosi, partendo da un'osservazione dello Scardeone, accettano che la fusione sia da assegnarsi al Mantegna. Per quanto riguarda la modellazione del busto taluni propendono per lo stesso Mantegna, altri rimandano a G.M. Cavalli, altri ancora a Sperandio Savelli. L'Amadei riferisce alla volontà del marchese Francesco II Gonzaga, la collocazione del busto per celebrare così il grande artista patavino. L'epigrafe tracciata in nero sull'affresco soprastante, ed ora quasi completamente abrasa, recava la data 1516, 21 ottobre; pertanto si può ragionevolmente supporre che in tale anno l'erezione del busto abbia completato l'arredo della cappella funeraria di Andrea Mantegna. E' suggestivo il raffronto con il busto effigiante lo Spagnoli, conservato nel Palazzo Ducale a Mantova: il serto di alloro riferito al Mantegna, può intendersi come segno di eternità della sua glorai di artista. Per quanto riguarda gli autoritratti del Mantegna con cui mettere a confronto il busto bronzeo, ritenuto però il solo ritratto attendibile del pittore, rimando allo studio di Signorini (1986). I risultati degli esami antropologici delle ossa rinvenute nelle tomba, dopo lo scavo operato dalla Soprintendenza Archeologica,nucleo operativo di Mantova, ed eseguiti all'Università di Pisa, hanno portato al riconoscimento dei resti di Mantegna A. In particolare sono state evidenziate concordanze tra il cranio facciale dell'individuo identificato nel Mantegna e la faccia del busto bronzeo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300147110-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0