lapide,
1617 - 1617
Lapide con cornice modanata ed epigrafe
- OGGETTO lapide
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
- LOCALIZZAZIONE Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Frate Ippolito Donesmondi nel 1625 ha dato alle stampe la vita di Frate Francesco Gonzaga, vescovo di Mantova dal 1593 al 1620, già generale dell'ordine dei frati minori e vescovo prima di Cefalù poi di Pavia. Il Donesmondi, nel riferire sulle varie opere e fabbriche promosse dal vescovo, trasmette anche l'iscrizione della "lapide nera, con lettere d'oro sotto intagliate" come segno di gratitudine dei Canonici di Mantova che, al di sopra, avevano collocato il ritratto di Frate Francesco "al naturale". La ragione di tale riconoscenza è in parte spiegato dal testo dell'epigrafe, ma ben chiarito dallo scritto del Donesmondi. Dopo aver riferito su altri fatti avvenuti nel 1615 (convocazione del Sinodo, Convento delle Convertite), lo storico rimanda a quell'anno e alla volontà del vescovo Gonzaga l'allargamento della sagrestia della Cattedrale, un'opera resa necessaria "per la gran quantità de apparati sacri et altre suppelettili spettanti alla Sagrestia et Chiesa, fatti fare da Monsignore predetto". In particolare, dal momento che stava rovinando una costruzione contigua alla sagrestia, Frate Francesco la fa abbattere mantenendo alcuni muri intorno e fa fabbricare, allargando il sito, "un oratorio dietro l'altare delle Reliquie Sacre e facendovi fare altre particolari stanze per la commodità dei Sagristani" (F. Ippolito Donesmondi, Vita dell'Illustrissimo et Reverendissimo Mons. F. Francesco Gonzaga, vescovo di Mantova ..., in Venezia, MDCXXV, Libro IV, cap. XVI, pp. 322-323). Rispetto a quanto descritto, la situazione è in parte mutata: l'oratorio non esiste più, la sagrestia del Capitolo si presenta oggi con decorazioni ottocentesche e immette in ambienti settecenteschi (aula capitolare cui si ascende dalla scala e le due camere del Capitolino). Entrando in sagrestia (già Santa Maria dei Voti) dalla cappella dell'Incoronata, a sinistra, ci sono due piccole stanze, forse vicine nella loro struttura a quell'allargamento promosso nel 1615, dal vescovo Francesco Gonzaga e poi trasformato nel corso dei secoli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300145738
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulla lastra - FR(ATER) FRAN(CIS)CUS GONZAGA MANT(UANU)S ANTISTIES IMMORTALI GLORIAE/ ATQ(UE) LIBERALITATI NATUS SACRARIUM HOC EXTRUXIT/ AUGUSTISS(IMU)M EXIMIAQ(UE) DECORAVIT SUPELLECTILE AMPLISSIMUS/ HARUM AEDIUM ORDO NE TANTAE REI OBLITERETUR/ MEMORIA LYDIO LAPIDE VELUTI CERTO INDICE GRATUM/ ANIMUM IN SUMMUM VIRUM TESTATUM RELIQUIT/ M. DC. XVII - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0