merletto, opera isolata - manifattura fiamminga (metà, inizio sec. XVII, sec. XX)

merletto, 1640 - 1660

Bordura di tovaglia con due angoli. La parte interna presenta una striscia di lino sottile fissata con sopraggito che denota la sua funzione originale. L'oggetto è fissato tramite punti grossolani ad un altro pizzo (art. VI, inv. n. 2) Presenta l'etichetta con il numero di inventario. Pizzo tipo "scheletro" composto da un nastrino preparato precedentemente (treccia di otto fili) e poi modellato con barrete di congiunzione rifinite a sopraggito e archetti tipo piccole picotè eseguite ad ago a punto festone

  • OGGETTO merletto
  • MISURE Altezza: 27 cm
    Larghezza: 97 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Fiamminga
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Antonio Parazzi"
  • LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico di: Museo civico A. Parazzi
  • INDIRIZZO Via Manzoni, 2-4, Viadana (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il merletto a fuselli è sicuramente derivato dalla tecnica della tessitura della passamaneria (praticata in origine dalla corporazione dei passamantieri che tessevano nastri, galloni e altre bordure a telaio o l'intrecciavano su lunghi cuscini per mezzo di spilli intorno ai quali venivano iuncrociati dei fili arrotolati su pesi di piombo, d'osso o di legno). Non è noto il momento ed il luogo esatto del passaggio tra la tecnica del "punto in aria" e quella dei fuselli: probabilemente è avvenuto contemporaneamente in Italia e nelle Fiandre (cfr. bibl.) L'oggetto in esame riassume in se entrambe le tecniche e fa parte della tipologia denominata "pizzo Van Dick". Si tratta di un pizzo composto da treccine o nastri con barrette di congiunzione di filo ricoperto ad ago con sotto punto o punto occhiello. Questa tipologia si sviluppa nelle Fiandre dalla metà del sec. XVI alla metà del sec. XVII e prende il nome dal pittore fiammingo che li raffigura nei suoi dipinti. Essendo una derivazione del più famoso "pizzo a scheletro" (da cui si differenzia per l'uso di trecce più larghe) nato a Genova, viene prodotto in varie zone, anche grazie al fatto che per la sua realizzazione occorrono pochi fuselli e soprattutto pochi spilli ( che allora costavano molto). Note di confronto con il pezzo in esame sono riscontrabili nel libro di Danieli B. "vari disegni e Merletti", stampato a Bologna nel 1644 (Abegg, Berna, 1978) e dai dipinti di Antony Van Dick della metà del sec. XVII. Parazzi nell'inventario da lui manoscritti riporta queste parole per il merletto: "merletto antico a scacchi, servito a contornare una tovaglietta da Comunione con due angoli. Sec. XVI. Bellissimo. £ 30"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300141524
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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