Paliotto mobile ligneo, dipinto a finte tarsie marmoree. Mensa in muratura con volute laterali in stucco dipinto a finto marmo; gradino dello stesso materiale e con analoghi motivi decorativi. Tabernacolo di legno intagliato e intarsiato con sportello con ostensorio raggiato. Due mensole laterali di stucco dipinto con due angeli lignei portacandelabro posti su base con volute e testina di cherubino a rilievo. Ancona lignea su basamento con ornati vegetali a rilievo, a forma di prospetto architettonico a due registri con fastigio triangolare, contenente, entro nicchie arcate definite da cornice con intagli con motivo a fogliette, a catena e candelabre, statue dei santi pietro, cosma, damiano e gottardo (?) nel registro inferiore (di dimensioni minori) e SS. Caterina, Madonna e bambino, lucia in quello superiore (aventi maggiori dimensioni). Crocifisso ligneo posto tra le due nicchie centrali dell'ordine inferiore dell'ancona
- OGGETTO altare maggiore
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ATTRIBUZIONI
Del Maino Giacomo (bottega): esecutore sculture dell'ancona
Maestro Bramantesco Di Grosio (notizie Seconda Metà Sec. Xv): esecutore dei dipinti dell'ancona
Peder Matthias (notizie 1755-1783): esecuzione cornice ancona
- LOCALIZZAZIONE Sernio (SO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE l'altare non appartiene in tutte le sue componenti alla stessa epoca. la mensa ed il gradino risalgono probabilmente all 'epoca di costruzione della chiesa (XVII sec.). il paliotto, il tabernacolo, gli angeli portacande1abro e gli angioletti (attualmente situati in sacrestia) facenti parte della cornice che negli anni '60 attorniava l'ancona, dovrebbero essere riferibili al XVIII sec.; questi ultimi (Noè) e forse anche gli stessi angeli portacandelabro sono stilisticamente avvicinabili alle opere di matthias Peder, presenti nella parrocchiale di Lovero. l'ancona, riferita dalla Gnoli Lenzi ad un artefice regionale del sec. XV, e' da ascrivere, probabilmente, per la scultura alla bottega di Giacomo del maino. forse ad un allievo rimasto in valtellina dopo la partenza del maestro (Noè); per le statue dei sSan Pietro. caterina, lucia e perquelle della Madonna e del bambino il venturoli, secondo quanto indicato da noe', sembra propendere per Giacomo del maino, mentre per quelle dei sS. cosma, damiano e gottardo fa il nome di giovanni angelo del maino. figlio di Giacomo. per le parti dipinte e' stato ipotizzato il "maestro bramantesco di grosio" (Noè), autore degli affreschi della Madonna della misericordia della chiesa di San Giorgio a grosio. la datazione dell'opera risulterebbe quindi essere l'ultimo decennio del XV sec. riguardo alla collocazione. l'ancona non venne realizzata per la chiesa ove attualmente si trovA. che venne edificata probabilmente all'inizio del XVII sec.; il Varischetti ipotizza la provenienza dalla chiesa di San Pietro di sernio, oggi non piu' esistente; studi piu' recenti (Noè) indicano invece come originaria collocazione dell'opera l'antica parrocchiale dei 55. cosma e damiano di sernio, vista anche la presenza dei due Santi titolari dell'ancona
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300114165-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0