urna a sarcofago,
Del Conte Virgilio (notizie 1571-1615)
notizie 1571-1615
Il corpo del Beato, che indossa il saio dell'ordine dei Servi di Maria, è contenuto i n un'urna di vetro dall'intelaiatura lignea dinemente intagliata e scolpita con motivi vegetali, volute e testine angeliche. Sulla sommità del coperchio in fastigio in argento reca la lettera "S", iniziale dei Serviti, sormontata da una corona con sette gigli in un intreccio di elementi fitomorfi e a voluta
- OGGETTO urna a sarcofago
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
VETRO
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ATTRIBUZIONI
Del Conte Virgilio (notizie 1571-1615)
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sia il Latuada (1737-38) che il Borroni (1808) danno conto, a proposito dell'antica chiesa di S. Maria dei Servi, dell'esistenza dell'urna contenente il corpo "incorrotto" del Beato, posta sull'altare della cappella a lui dedicata. Dalla testimonianza di D. M. Montagna (1963) ricaviamo che nel corso del XVIII secolo andò sviluppandosi la pratica di condurre bambini ed ammalati all'urna del Beato Giovannangelo Porro, di cui fu riconosciuto il culto nel 1737; rrito che andò a soppiantare quello ananlogo relativo alla figura di San Zenone, diffuso fino ad allora nella vicina chiesa di San Vito al Pasquirolo. Sempre secondo il Montagna "l'arca nuova di noce indorata", che costò L. 140, fu eseguita dal maestro Virgilio Del Conte, appartenente alla nota famiglia di intagliatori lombardi, nel 1605, su commissione della contessa Ottavia Serbelloni (Forcella, 1889), forse proprio in occasione del rinnovamento della cappella del Beato, avvenuto nello stesso anno. Dalla "Cronaca di S. Maria dei Servi e di S. Carlo" (Archivio Convento di San Carlo al Corso, cart. C "Edifici") si ricava che don Eugenio Colombo, prevosto del nuovo tempio di San Carlo, nel 1882 ottenne la vestizione del Beato, che dal 1506, data della sua morte, o dal 1496, come altri vogliono, sino ad allora "stette vestito solo di perizoma di seta bianca ricamata d'oro". L'urna che, dalla descrizione che ne fa il Borroni, era in legno "d'ebano guarnita d'argento", appare oggi quasi interamente rifatta in seguito all'ultimo restauro avvenuto nel 1928
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300086571
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0