Stemma della città di Asola e motivi allegorici

decorazione pittorica, 1543 - 1544

Al centro della lunetta si apre un oculo con cornice decorata ad onde. Ai lati di esso si dispongono simmetricamente motivi bizzarri a grottesca; parsi evidenziano sui due lati due gru bezzicanti sulle fauci spalancate di due delfini sul cui dorso poggiano due putti. Le pinne si trasformano progressivamente in foglie e la coda in fruttiera e poi in tralcio che invade tutto lo spazio rimanente ad eccezione del settore centrale in cui campeggia lo stemma della città di Asola raffigurante il leone rampante. La cornice sottostante è dipinta ad ovuli e palmette e segue tutto il perimetro dell'edifico. Le tinte utilizzate sono il grigio e l'ocra

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MISURE Altezza: 340 cm
    Larghezza: 685 cm
  • ATTRIBUZIONI De Fedeli Giovan Antonio (notizie 1539-1545)
  • LOCALIZZAZIONE Asola (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il motivo decorativo a grottesca è dominante in tutto il sistema delle decorazioni dell'edifico che rielabora stilemi tardoantichi con discreta perizia. L'autore, Giovan Antonio De' Fedeli, è stato individuato per via documentaria (M. PELLEGRINI GALASI).Per le notizie storico critiche relative alla figura del De' Fedeli e alla decorazione pittorica dell'intervento sch.n. 00080183: la comunità di Asola commette al pittore Giovan Antonio de' Fedeli, milanese di nascita ma residente ad Asola, i fregi, le trabeazioni e le decorazioni il 10 settembre 1543, mentre gli affreschi all'interno delle arcate il 9 giugno 1544; tali notizie sono riportate dal PORTIOLI, desunte dalle Memorie di don Luigi Ruzzenenti (parroco ad Asola fra la fine del sec. XIX e l'inizio del XX) che a sua volta le trae dai Libri Provisionum conservati ad Asola in Archivio Comunale. Il MATTEUCCI esprime vet'anni dopo un parere assai negativo sulla qualità di tutto il sistema delle decorazioni e in particolare sulle figure dei profeti. Considera storicamente e criticamente la figura del De' Fedeli, Marco Tanzi che riconosce nell'artista un evidente legame culturale col Perdenone con il quale entra in contatto in ambiente cremonese. Ma lo studio indubbiamente più puntuale e più mirato alla ricostruzione delle vicende dell'edifcio e alla conoscenza della figura dello sconosciuto manierista asolano è quello di M. Pellegrini Galasi che ne ripercorre la vicenda critica contestualizzandone l'opera stroricamente. In particolare lo stemma della Città di Asola qui raffigurato sta ad indicare la committenza dell'imponente ripristino cinquecentesco dell'edificio. Posteriormente, probabilmente settecentesco, è il finestrone posto in sostituzione di una figura presumibilmente di profeta analogamente alle lunette delle arcate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300080183-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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