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Base parallelepipeda in marmo rosato di Verona. Lungo i lati superiore e inferiore della fronte resta traccia di una corniciatura erasa. Sul fianco sinistro e all'angolo superiore destro compaiono scassi rettangolari. Sul lato frontale, dove si are un pozzetto circolare, compare l'iscrizione votiva, in caratteri capitali (scolpiti con scalpello piatto) con solco a sezione angolare e punti divisori di forma non identificabile. Si nota nella quinta riga una I longa. Si desume dalle tracce visibili lungo il lato inferiore e quello superiore, che l'iscrizione presentasse una corniciatura; sulla faccia superiore restano le tracce dei perni metalici che dovevano fissare probabilmente un simulacro, oggetto della dedica
- OGGETTO base
- AMBITO CULTURALE Produzione Italia Settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La base votiva con iscrizione fu rinvenuta a Mantova (I.G.M. F. 62 II NO) nel 1877 durante la demolizione di una casa in via dell'Agnello; acquisita dal Comune di Mantova, fu trasferita a Palazzo Ducale a seguito della convenzione tra lo Stato Italiano e il Comune del 1915. Questa iscrizione rappresenta la prima testimonianza epigrafica votiva romana di Mantova a noi nota; la dedica a Ercole non stupisce data la grande popolarità del Dio in tutto il mondo romano. I dedicanti presentano i regolari tria nomina, ma mancano sia la tribù che l'indicazione del padre e del patrono. Ci troviamo però di fronte probabilmente a dei liberti come è suggerito dai cognomina: Bantius, noto solo da questa iscrizione, e che deve essere forse messo in relazione a Bantio, cognomen derivato da un gentilizio (v. bibl. Kajanto); Rusticus, riferibile a origine e qualità mentale, più frequente in verità tra ingenui (v. bibl. Kajanto); e Onomastus di origine greco-orientale, che compare per la prima volta in Cisalpina in questa iscrizione. L'appartenenza al ceto libertino lascerebbe inoltre desumere che i VI Viri qui citati debbano intendersi come Augustales. Può in realtà opporsi a questa ipotesi (ma ancora poco chiara è la configurazione del servirato in Italia settentrionale) il fatto che in un'iscrizione rinvenuta presso Nichesola, nel veronese (v. bibl. CIL), è ricordato un M. Baebius Rusticus, sinora identificato con il serviro mantovano, che risulta di nascita libera (v. bibl. Tamassia). Di particolare interesse è la menzione del collegium nautarum, riferito dal Pais ai battellieri del Garda, stanziati ad Arilica (Peschiera). Il gentilizio Sentius è documentato a Mantova da altre due iscrizioni (v.bibl. CIL); è stato rilevato come esso sia abbastanza diffuso nella cisalpina orientale, rimanendo d'altra parte pressochè assente nell'area piemontese-ligure (v. bibl. Ratti). Meglio distribuita appare invece la gens Baebia, sia pure con addensamenti più sensibili nell'area veneta (v. bibl. CIL), e le stesse considerazioni possono valere per la distribuzione della gens Octavia (v. bibli. CIL). Questa base si può ascrivere cronologicamente tra l'età di Nerone e quella flavia. I particolari degli scassi laterali e del pozzetto circolare sul fronte dell'iscrizione, inducono a ritenere che la base sia stata riutilizzata, in epoca imprecisata, come contrappeso di torchi o quale termine di confine di centuriazione romana (v. bibl. Liverani)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300075493
- NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12170
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI Herculi Aug(usto)/ L(ucius) Sentius Bantiu[s]/ M(arcus) Baeb[ius R]usticus/ M(arcus) Cotaviu[a ono] mastus VI vi[ri]/ ex summis hon[ora]riis quas colle[gio]/ nautarum debuerant adi[ectis]/ (aestertium duobus milibus et ducentis) posuerunt - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0