credenza,
post 1500 - ante 1549
Credenza di legno di frutto, dipinto a tempera di verde, a due sportelli, ciascuno con quattro specchiature decorate con volute annodate e incorniciate con motivo a "serpentina", al centro ovale intagliato con pomoli di legno alternati a lesene scanalate e sporgenti con capitello di tipo corinzio, parte superiore con due cassetti interamente intagliati alternati a foglie d'acanto, piano d'appoggio liscio aggettante con bordo ritmato a dentelli eseguiti a sgorbio, base rientrante con doppia decorazione intagliata a diverso rilievo, fianchi lisci con ovale centrale intagliato, serramenti e cardini originali
- OGGETTO credenza
- AMBITO CULTURALE Manifattura Toscana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Morando Bolognini
- INDIRIZZO Via Bolognini, Sant'Angelo Lodigiano (LO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La forma e la decorazione di questo prezioso mobile sono proprie della produzione toscana del sec. XVI. La credenza, rara nel quattrocento, sarà molto in uso nel secolo seguente con il trionfo dell'intaglio e fin dall'inizio del sec. XV per dare a quest'ultimo maggior risalto e ricchezza., si usano ornare gli arredi, soffitti compresi, con lumeggiature dorate unite a tinte vivaci date a tempera su preparazioni a gesso cfr. credenza della collezione Salvadori di Firenze della fine sec. XV, inizi XVI, e la porta del Capitolo, della Certosa di Val d'Ema datata 1501 ( Tinti 1928, Tav CLXVII e XLVIII ). D'altra parte le parti ornamentali di forma ovoidale ( cfr. il centro degli sportelli ) di eleganza manierista così come le volute annodate, sono elementi caratteristici del cosiddetto "stile del Vasari", per confronti stilistici si veda uno sportello degli armadi murali della sala del Tesoretto in Palazzo Vecchio a Firenze, disegnato dal Vasari, 1570-73 ( Gregori 1979, p. 43 ). Anche la decorazione dei cassetti superiori fitta, ma di minuzioso intaglio ricorda molto da vicino il coro e gli arredi realizzati da Fra Giovanni da Verona per l'Archivio di Monte Oliveto ( 1505 ) e la Presidenza nel Palazzo Comunale di Pistoia, opera di Giovanni e Bartolomeo Mati, 1535 ( Ferrari 1927, pp. 94, 102, 141 )
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300066644
- NUMERO D'INVENTARIO 4976
- ENTE SCHEDATORE Provincia di Lodi
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0