lapide tombale, opera isolata - bottega italiana (sec. XVII)

lapide tombale 1672 - 1672

Lapide tombaIe in marmo nero, inserita in una cornice non pertinente. Presenta un'iscrizione (v. iscrizione), con lettere Ieggere e perfettamente leggibili. Presenta nella parte bassa un motivo floreale, costituito da due steIi fogliati, terminanti con giglio fiorito, più ai lati due boccioIi; i due steli si intrecciano con un nodo aperto, formato da una stola frangiata

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
  • MISURE Altezza: 113
    Larghezza: 56
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE cornice non pertinente. Secondo il Rota (1932, p.34): D.Tessera nacque nel 1597 a Greco; in una famiglia contadina. Si dedicò ad opere benefiche. Nel 1667, il monastero di S.Simpliciano, trovandosi in cattive acque, ricorse alla S.Sede, avanzando l'istanza che permettesse la vendita di un appezzamento di terreno, chiamato il "Prato Vecchio", posto nel territorio di Segnano. La S.Sede lo concede. (Arch.di Stato-Mi,1667). Ancora il Rota (1932,p.34): il 14 luglio1672, iI sudd. fece testamento, rogato dal notaio Giacomo Antonio Solari; pochi giorni dopo, manda una supplica alI'arcivescovo di MiIano, perché vorrebbe far scavare il suo sepolcro davanti alla cappa di S. Antonio da Padova, suo protettore e da lui dotata di una messa quotidiana. La Curia inviò il prevosto di Bruzzano,Cristoforo BelIino,che fece un sopraluogo nella chiesa di Greco ed alla suddetta cappella; poiché niente urtava con i decreti, venne concessa la licenza. Il 13 agosto 1672, Tessera morì e sopra la tomba venne posta la lapide con iscrizione (v. iscrizione), che ancora il Rota nel 1932, affermava di vedere nella cappella di S.Antonio, "in cornu epistolae dell'altare". Si venne a creare "l'Opera pia Tessera"; che, sempre dal Rota (1932, p.34), acquistò con istrumento notarile del 2 maggio 1676, tramite il conte Piero Visconti: la possessione della Besozza. lnoltre, venne istituita una cappellania di una messa quotidiana all'altare del santo (a proposito di essa, nella visita pastorale Giuseppe Archinto-Arch. di Curia, Mi del 1703, si legge: dell'eredità D.Tessera, dal testamento del 14 luglio 1672, a cura del notaio Jacopo Antonio Sollario, e del la cappellania eretta nell'anno 1687), tanto che il 14 aprile 1714 venne eletto dal conte Don Giulio Visconti Borromeo Arese e dal parroco di Greco, Rev. Don Giuseppe Molteni, un rettore di tale cappellania: il chierico Francesco Casnato, a cui successe il conte Piero. Visconti ed i suoi eredi. Il 29 agosto 1881, il Demanio metteva all'asta i beni dell'Opera (possedimenti di Greco, di Precotto e di Segnanino, la Besozza, a possessione di Cerro nella Pieve di Parabiago). Per cui la rendita annua dell'Opera venne capitalizzata in £. 2700. La Casa Litta,s ucceduta, rivendicò per sé il legato della cappellania e, la corte d'appello, con sentenza del 3 aprile 1889 le diede ragione. Ma ciò non avrebbe dovuto competere alla Casa Litta, poiché spettava il tutto alla Fabbriceria di Greco, infatti questa, rubando legalmente, non fece più dire la messa fino al 1900, quando il parrooo Marelli otteneva l'8 dic., la condanna dei Litta a £.200. Afferma il Rota, che nel 1932, tale Opera pia Tessera, possedeva la casa del coadiutore di Greco di otto vani,con l'imponibile di £.427 annue.Cornice non pertinente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300042846
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI D. O.M. / DOMINICVS TESSERA SACELLVUM HOC,/ QVOD VIVENTES ADAMAVIT, HAEREDEM/ LNSTITVIT,/ SACRO QVOTIDIE PERAGENDO ORNAVIT./ SVPERSTITES OPES ANIMAE SVAE,/ FIRMIS ALYS PERMANENTIBUS LEG/ ATIS, ARAE ET ECCLESIAE BENEFICIO/ EROGANDAS DEMANDAVIT: TESTE UMILISSIMO,/ CVM QV DECESSIT ELOGIO, PER D.LAC./ ANTO.SOLARIVM PVB. MILANENSIS NOT. RECEP./ SVB DIE XIV IVLY ANNO 1672, QVO/ PRID. IDVS AVG. DIEM CLAVSIT/ EXTEMVM. AETATIS ANN./ 75 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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