Apostolo Paolo tra gli Evangelisti Marco e Luca/ Mansuetudine e Pace
rilievo,
post 1360 - ante 1380
Di Balduccio Giovanni (scuola)
notizie 1360- 1380
Rilievi a statuetta
- OGGETTO rilievo
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ATTRIBUZIONI
Di Balduccio Giovanni (scuola)
- LOCALIZZAZIONE Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La data iscritta all'altezza del primo ordine è indicativa di un momento dei lavori, la cui durata complesiva è controversa nelle stesse fonti documentarie. Gli storici si valgono della cronaca manoscritta del priore eremitano di San Pietro in Ciel d'Oro, frate Antonio da Tortona (verso il 1578), del libro dei conti (1380-1402), del testamento di Gian Galeazzo Visconti (1397) e di altri lasciti testamentari in cui si è fatta menzione dell'arca. Il committente fu il pavese Bonifacio Bottigella, Priore degli Agostiniani, poi Vescovo di Lodi, intorno al 1360 e conclusa intorno al 1380. L'arca fu collocata nella sacrestia degli Eremitani e vi rimase fino al 1738 quando fu trasportata nel presbiterio ed elevata su un altare commissionato a Roma. Nel 1800, fu ricoverata, scomposta, in Duomo. Nel 1831, il vescovo mons. Tosi, provvide alla sua ricomposizione e alla costruzione di una nuova cappella in Duomo, adatta ad ospitarla. Nel 1900, restituita la culto, dopo i restauri, la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, fu riportata nel presbiterio, sua ubicazione attuale.Il Maiocchi notando le analogie con l'arca di San Pietro martire in Sant'Eustorgio di Milano, la ritenne opera di Giovanni di Balduccio ma il Toesca nega questa attribuzione.(MAIOCCHI, L'arca di Sant'Agostino, Pavia, 1900)Sempre secondo il Maiocchi nella ricomposizione del 1831-32, alle statuette del secondo ordine fu data una collocazione diversa da quella originaria, così pure si restituirono arbitariamente due teste di vescovo in luogo di due teste di papa, come da documentazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300042433A-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0