Il Beato Battista Spagnoli (1447-1516)
busto,
1500-1520
Personaggi: Battista Spagnoli. Attributi: (Battista Spagnoli) ghirlanda d'alloro. Abbigliamento: abito di frate carmelitano
- OGGETTO busto
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo S. Sebastiano
- INDIRIZZO Largo XXIV Maggio, 12, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto rappresenta lo Spagnoli in abito di frate carmelitano. Come ricordato e raffigurato nella storiografia locale, stava anch'esso sotto l'arco di Porta Nuova, alla sinistra del marchese Francesco Gonzaga, opposto al ritratto di Virgilio, di cui ha le stesse misure d'altezza e larghezza di spalle. Il personaggio è raffigurato per ricordare la sua gloria di poeta mantovano, per cui il legame celebrativo che unisce i tre busti "Fiera" depone a favore d'un unico plasticatore. Figura di spicco nel panorama letterario mantovano nel Rinascimento, lo Spagnoli, entrato nell'ordine carmelitano nel 1463, ne divenne priore generale nel 1513, e fu beatificato nel 1885 da papa Pio X Sarto. Nel gruppo "Fiera" il frate figura accanto al suo marchese, a cui aveva dedicato un carme ( "Ad Franciscum Gonzagam Marchionem Mantuae Venetorum Captivum Consolabile Carmen"). Questo chiarisce anche la sua presenza accanto a Virgilio, poichè da lui aveva preso spunti per la sua opera "Adolescentia seu Bucolica", tanto da essere chiamato il "Virgilio Cristiano" per l'affinità poetica e per lo stesso luogo natale (FACCIOLI,1962, II, pp. 151-187). Il busto venne attribuito a Giovanni Minelli (Padova 1460? - 1527) per le analogie riscontrate con le sculture in terracotta nel dossale d'altare della Fraglia di S. Nicola da Tolentino agli Eremitani di Padova (OZZOLA, 1950, p.35, fig. 98), anche se l'autore dell'opera potrebbe essere sia il Minelli che un certo maestro Giuliano (MOSCHETTI, 1938, p. 278). Secondo il PACCAGNINI (1961, XLVI, pp. 94-95; 1961, p. 151, n. 110, fig. 128) il busto sarebbe una "traduzione abile ma fredda" del finissimo ritratto originale dello Spagnoli, sempre in terracotta, che si trova anch'esso in Palazzo Ducale (Inv. 11699) eseguito prima del XVI secolo. Se infatti si confrontano le due versioni del ritratto, si possono constatare la rustica accentuazione plastica e il più grave senso della massa (PERINA, 1962, II, pp.521-522) che caratterizza l'ignoto plasticatore mantovano autore dei busti "Fiera". La terracotta non ha certo favorito la trascrizione dei lineamenti scavati e dello sguardo acuto che si riscontra nella versione in bronzo (BODE, 1893, p. 129, fig. 160D), poichè ha spento l'efficacia pungente del ritratto originale, forse modellato dal vivo (TRAPP; 1981, p. 156, n. 100, fig. 100). Depositato nel Civico Museo di Mantova nel 1852; viene dapprima trasferito in Palazzo Ducale a seguito probabilmante della convenzione del 1915; restituito al Comune di Mantova nel 2004
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300039344
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 11906
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0