Francesco Gonzaga (1466-1519)
busto,
1500-1520
Personaggi: marchese Francesco Gonzaga. Abbigliamento: (marchese Francesco Gonzaga) corazza. Simboli: aquila
- OGGETTO busto
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Gian Cristoforo Romano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo S. Sebastiano
- INDIRIZZO Largo XXIV Maggio, 12, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto rappresenta il marchese Francesco Gonzaga nella stessa posa del più noto esempio attribuito allo scultore Gian Cristoforo Romano (1498). tutto qui è più marcato, sia nei lineamenti che nella decorazione della corazza, la quale porta al centro un'aquila - emblema gonzaghesco - che tiene nel becco un ramoscello di olivo e poggia su armature classiche. l'allusione simbolica è riferibile alla pace successiva alle campagne antifrancesi condotte dal marchese. Altre affinità si riscontrano nelle rosette chiodate e nel bordo graffito. Nel 1514 il busto, insieme alle immagini di Virgilio e di Battista Spagnoli, venne posto dal medico ed umanista mantovano Battista Fiera nell'arco di Porta Nuova, tra la sua casa e il vicino convento di S. Francesco con lo scopo di onorare le glorie poetiche mantovane insieme al marchese Gonzaga, signore della città e mecenate di artisti, come cantò anche nei suoi versi in latino e lui dedicati (FACCIOLI, 1962, II, pp. 267-273). Lì rimase fino al secolo XIX (CADIOLI, 1763, p. 58; SUSANI, 1818, pp. 93-94), finchè l'arco di Porta Nuova nel 1852 venne atterrato e i busti vennero staccati ed accolti nel Civico Museo (D'ARCO, 1857, I, pp. 72-73; 1859, II, pp. 81-82). Menzionato generalmente come opera di anonimo, il busto venne attribuito all'influsso mantegnesco sulla plastica lombarda (VENTURI, 1908, VI, pp. 1135-1137) mentre l'OZZOLA (1951, p. 24, n. 23) avanzò il nome di Giovanni Minelli (Padova, 1460?- 1527) per analogie con le sculture in terracotta del dossale di Padova. La critica più recente è orientata nel ritenerlo opera d'un ignoto plasticatore mantovano influenzato dal Mantegna (PACCAGNINI, 1961, XLVI, pp. 94-95; 1961, p. 150, n. 109, fig. 127), il quale si limitò a copiare, con una rustica accentuazione plastica e un più greve senso di massa, il modello già esistente ed attribuito al Romano (PERINA, 1961, II, p. 521). In questo senso l'esemplare è importante, poichè permette un sicuro raffronto tra la copia e l'originale dello stesso modello (TRAPP, 1981, pp. 155-156, n. 98, fig. 98), cosa che non è possibile per gli altri due busti denominati "Fiera" dal nome del committente. Di recente - 2006 - Rodolfo Signorini riattribuisce il busto al Romano. Depositato nel Civico Museo di Mantova nel 1852; viene dapprima trasferito in Palazzo Ducale a seguito probabilmante della convenzione del 1915; restituito al Comune di Mantova nel 2004
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300039342
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 11907
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
2013
- STEMMI Stemma - stemma con aquila gonzaghesca
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0