Colloquio amoroso/ Lo specchio. Rinaldo e Armida

dipinto,

Il dipinto è stato rintelato e il telaio sostituito in epoca non recentissima. La cornice antica in legno scolpito e dorato ha subito un pesante intervento di riduzione delle dimensioni

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Monogrammista Rg (xvii Sec)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Di Caravaggio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Territorio Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Sebastiano (ex)
  • INDIRIZZO Via Quintino Sella 54/b - Biella, Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come le altre opere della collezione Masserano il dipinto fu alloggiato nei locali dell'Istituto Professionale "Q. Sella" di Biella prima dell'aprile del 1921 e quindi depositato presso il Museo Civico fra il 1939 e il 1942. In un elenco dei dipinti provenienti dalla collezione Poma-Masserano re datto dall'avvocato Ettore Pistono nel 1942 l'opera viene citata al n. 6 c ome "Lo specchio" e valutata lire 1.200. Alcuni anni dopo, forse in seguito all'intervento della soprintendente Noemi Gabrielli, il dipinto è citato come "Colloquio amoroso" e attribuito all scuola di Caravaggio (D. Amello ne, 1954, p. 10), titolo e riferimento attribuzionistico che sono accolti anche nella attuale didascalia espositiva. Il soggetto del quadro è in realtà desunto dalla "Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso ed è relativo al passo più frequentemente riproposto nella pittura sei e settecentesca (Canto XV, 17-25): Rinaldo e Armida si incontrano nel giardino fatato e osservano nello specchio la vanità e la caducità del loro amore, spiati da Uba ldo e Carlo. Il tema stesso, estraneo alla tradizione caravaggesca, rende improbabile il riferimento a "Maestro caravaggesco" fino ad oggi proposto . Elementi tipici della cultura caravaggesca, quali l'accentuazione chiaroscurale o il carattere corposo dei panneggi, sono presenti nel quadro del Museo, ma contaminati da una visione classicista, di derivazione probabilmente emiliana. Per certi aspetti, riscontrabili ad esempio nello scorcio del volto di Rinaldo, l'anonimo pittore del quadro sembra essere entrato in contatto con l'ambiente romano e con la produzione di Angelo Caroselli (Roma 1585-1652) in particolare, del quale però non condivide il carattere affilato, spesso minuto, del modo di dipingere. Alcuni particolari, quali la resa del tessuto del polsino di Armida, confermano la buon qualità dell'opera. La cornice, di tipologia piemontese, è databile al secolo XVII
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100454384
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Biella
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • ISCRIZIONI retro del telaio (ripetuto 2 volte) - R.ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE "Q. SELLA" - BIELLA - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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