Sogno di San Giuseppe. Sogno di San Giuseppe

dipinto,

Il dipinto è stato rintelato e il telaio è stato sostituito con altro molto artigianale. E' accompagnato da una cornice lignea dorata e scolpita con motivo a festoncino, a debole rilievo, entro il profilo interno

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Genovese (?)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Territorio Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Sebastiano (ex)
  • INDIRIZZO Via Quintino Sella 54/b - Biella, Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come le altre opere appartenenti alla collezione Masserano, il dipinto fu alloggiato nei locali dell'Istituto Professionale "Q. Sella" di Biella prima dell'aprile del 1921 ed è poi pervenuto in deposito al Museo Civico fra il 1939 e il 1942. Nell' elenco dei quadri provenienti dalla donazione, redatto dall'avvocato Ettore Pistono nel 1942, l'opera viene registrata al n. 68 come "Sogno di S. Giuseppe " e valutata lire 1200. La tela ha subito un restauro recente, segnalato dalla schedatura del 1980, a cura della Regione Piemonte, che precisava "restaurato recentemente dal pittore brasiliano Gregori". Il dipinto pare giocato soprattutto sul chiaroscuro e sull'uso della luce, come si può vedere nel viso del Santo, di un realismo quasi caricaturale, nella marcata ombra proiettata sul muro e nella figura dell'angelo illuminata dal biancore dello sbuffo della manica. All'area lombarda fanno pensare gli ampi e ben segnati panneggi, così come i tratti prima evidenziati paiono denotare una sensibilità al caravaggismo lombardo da parte dell'autore, che sembra per altro vicino a certi esempi e modelli della pittura genovese, e in particolare di Bartolomeo Biscaino e Stefano Magnasco. L'angelo sulla sinistra, in special modo, richiama certi "tipi" iconografici riscontrabili nell'uno e nell'altro pittore (si confrontino il David e le figure rispettivamente del "Trionfo di David", Novi Ligure collezione privata, del Magnasco e del "Mosè salvato dalle acque" del Biscaino, Genova collezione Bruzzo, cfr. Pittura a Genova, 1971, pp. 213-215, figg. 140, 143; Mostra dei pittori, 1938, tav. 68)). Di buona qualità, l'opera in base a tali considerazioni potrebbe essere riferita ad un autore influenzato dalla pittura genovese, operante con tutta probabilità tra fine Seicento e primi decenni del secolo successivo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100454382
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Biella
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • ISCRIZIONI retro della cornice, ripetuta tre volte - R.ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE "Q. SELLA" - BIELLA - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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