Vergine della Mercede. Madonna

dipinto,

Dipinto su tela inserito in una grande cornice con motivo "a guillochè" sulla fascia; due volute con elementi vegetali a intaglio; cornicione superiore sagomato con motivi a palmetta incisi agli angoli; cartella coronata con stemma gentilizio, scolpita al vertice. Si tratta dell'arme gentilizia della famiglia Dal Pozzo

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Territorio Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Sebastiano (ex)
  • INDIRIZZO Via Quintino Sella 54/b - Biella, Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel corso del 1993 pervenuta al Museo Civico dai locali dell' Ospizio di Carità di Biella, l' opera apparteneva in origine, come indica del resto lo stemma gentilizio, alla casa Dal Pozzo della Cisterna. Un suo esponente, Antonio Dal Pozzo, lasciò con atto testamentario del 1735 tutti i suoi averi all' Ospizio ( C. Sormano, 1932, pp. 84 - 93 ). Nell' Inventario di tali beni, datato 1740, veniva registrato al n. 74 un grande specchio con cornice "et ornam. ti Putini laterali con l' arma dal Pozzo" dorati. Quasi certamente si può ritenere che fosse la cornice del dipinto in questione, dato che in un Inventario dei mobili dell' Ospizio effettuato nel 1788 si segnala, nella Cappella delle Figlie, un quadro con la Vergine della Mercede con cornice " grossa di bosco dorato coll' Arma sopra gentilizzia di Casa Cisterna e a latere due Putini di bosco dorati " (Inventario, 1788). Evidenti sono i punti di contatto nelle due descrizioni e la tela pare del resto adattata superiormente alle dimensioni della cornice. Si può pensare che deterioratosi lo specchio, sia stata inserita nella maestosa cornice la tela con la Vergine, che ritorna puntualmente a essere registrata in altri due Inventari ottocenteschi. In un elenco degli oggetti artistici di valore dell'Ospizio (1868 ?), è ancora collocata nella Cappella della sezione femminile, mentre nell' Inventario del 1877, il quadro "con gran cornice dorata" è posto nella Cappella dei Figli. Di qualità discreta, la tela pare ispirarsi ai modelli classici e composti del Maratta: la Vergine emerge da un fondo scuro, le vesti rese a piccoli tocchi di colore e a velature la carnagione. Si può pensare a un pittore piemontese a conoscenza delle propensioni verso l'accademismo marattesco della corte torinese di fine Seicento (mediate ed espresse anche dalla venuta a Torino di Giovanni Peruzzini, si veda la Madonna col Bambino e anime purganti ad Avigliana a lui attribuita, M. Di Macco, 1988, pp. 75 - 77). Le si addice una collocazione entro la prima metà del Settecento. Tra fine Seicento e primi del Settecento, si può datare l' imponente cornice che presenta motivi tipici barocchi, con l' ampia cartella a decori asimmetrici, e che ora è priva dei due puttini laterali che dovevano sostenere l' arma, ricordati dagli Inventari dell' Ospizio. L' insieme costituisce un' interessante testimonianza del mecenatismo dei Dal Pozzo, antica e importante casata biellese
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100454378
  • NUMERO D'INVENTARIO 1997
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Biella
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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