Pianta fra rocce. Paesaggio montano

dipinto,

Il dipinto è inserito in una cornice dorata, lineare, con passe-partout a centina

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA cartoncino/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Fontanesi Antonio (1818/ 1882)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Territorio Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Sebastiano (ex)
  • INDIRIZZO Via Quintino Sella 54/b - Biella, Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, appartenuto ad Enrico Guagno, giunge al Museo Civico di Biella nel 1956 per donazione del nipote Corrado Baldoni, in memoria dello zio. Nella nota manoscritta relativo alle opere della sua collezione (Biella, Archivio Museo Civico, n. 1), Guagno annota a proposito di quest'opera: "L'ho acquistato nello studio del prof. Marco Calderini - Torino" (tenendo conto che Calderini muore nel 1941 la transazione deve essere avvenuta anteriormente a quell'anno). Il dipinto non risulta essere stato presentato ad esposizioni, né sono state reperite menzioni critiche; tuttavia la diretta provenienza da Calderini, gran conoscitore di Fontanesi, al quale era legato da rapporti di alunnato e d'amicizia, è di per sé stessa indice della qualità dell'opera. Si tratta di uno studio di rocce eseguito dal vero, che pare riconducibile agli anni 1850-1854, e cioè alle campagne di studi che Fontanesi condusse nei dintorni di Ginevra dove si era da poco stabilito. Il soggetto consente di ipotizzare che il sito sia da identificare con una località nei dintorni di Ginevra denominata Plaines des Rocailles e caratterizzata dalla presenza di grandi massi; a tale località Fontanesi dedicò il dipinto "Plaines des Rocailles presso Reignier, Alta Savoia" appartenuto allo stesso Calderini e da lui pubblicato nella monografia su Fontanesi (in Calderini M., 1901, p. 32). Allo stesso periodo (1850-54) è stato ascritto anche un altro soggetto simile: "La Plaine de Rocailles près de La Roche" (in A. Dragone, 1977, scheda nø1, p. n.n. allora Torino, Coll. Rossi di Montelera). A conforto di un'esecuzione giovanile sono anche gli elementi stilistico-formali, in particolare il gusto per una stesura levigata e ben finita, tuttavia diversa dall'atteggiamento minuzioso proprio dei suoi esordi. La rarità delle testimonianze di questo periodo rende particolarmente interessante lo studio in esame; in esso sembra possibile ravvisare il prevalere di un nuovo orientamento di ricerca, teso ad una rappresentazione della natura qual è, un'adesione al dato reale anche in assenza di particolari valori paesaggistici. Tale indirizzo è sicuramente stimolato dalla frequentazione, a Ginevra, di Victor Brachard, nel cui negozio circolano stampe, quadri e riviste d'arte che consentono a Fontanesi una precoce conoscenza delle opere di Corot, Daubigny e della Scuola di Barbizon. E' soprattutto con il paesaggismo realista proprio di questi ultimi, ed in particolare di Rousseau, che Fontanesi sembra trovare maggiore sintonia in questo momento
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100454329
  • NUMERO D'INVENTARIO 83
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Biella
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • ISCRIZIONI sul retro - Corniciaio Egidio Manzoni Biella - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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