Perseo, protetto da Atena, decapita Medusa. Perseo, protetto da Atena, decapita Medusa
stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione,
1679 - 1679
Ferri Ciro (attribuito)
1634/ 1689
Lucatelli Pietro (attribuito)
1637 ca./ 1710
Roullet Jean Louis (attribuito)
1645/ 1699
PERSONAGGI: Perseo; Medusa; Minerva. ATTRIBUTI: (Medusa) testa di serpenti; (Perseo) specchio; (Minerva) elmo; lancia. PAESAGGIO: mare; rocce. PIANTE: albero; arbusti
- OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Ferri Ciro (attribuito): inventore
Lucatelli Pietro (attribuito): disegnatore
Roullet Jean Louis (attribuito): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione realizzata da Jean Louis Roullet, su invenzione di Ciro Ferri, disegnata da Pietro Locatelli, secondo Davis (1986) è da individuare quale frontespizio raffigurante “Perseo, protetto da Atena, decapita Medusa” per la tesi di Antonio Vincenzo Muti dedicata al Cardinale Rospigliosi pubblicata nel 1679, di cui non si è ritrovato riscontro, se non nell’indicazione di Mariette (1859). La stampa in esame risulta tagliata lungo il bordo inferiore, quindi mancante delle indicazioni di responsabilità da parte degli autori, che la inquadrano come ragionevole primo stato dell’edizione. Seguono altri due stati (nn. 00408136-00408137), che si differenziano per l’aggiunta di uno stemma nell’angolo superiore destro e inferiore sinistro. La presenza di Jean Louis Roullet, incisore francese, è testimoniata a Roma negli anni 1677-1679 e come ricorda Gady (2002) Roullet e Locatelli giocarono un ruolo rilevante in collaborazione con il pittore Ferri per quanto riguarda la produzione di “scudi per conclusioni” e frontespizi di tesi (Meyer, 1990; Borea, 2009). L’invenzione dalla quale parte Roullet è probabilmente un disegno di Ferri, di cui Prosperi Valenti Rondinò (1997) ricorda uno schizzo preparatorio conservato all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, assimilabile ad altri due della collezione Corsini. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola romana Ciro Ferri”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari, 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408135
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0