La Sacra Famglia. Sacra Famiglia con sant'Elisabetta e san Giovannino
stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione,
ca 1655 - ante 1665
Giovanni Andrea Sirani (bologna 1610 - 1670)
Bologna 1610 - 1670
Elisabetta Sirani (bologna 1638- 1665)
Bologna 1638- 1665
PERSONAGGI: Gesù Bambino; Madonna; san Giuseppe; san Giovannino; sant'Elisabetta. FRUTTI: ciliegia. ARMI: ascia
- OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Giovanni Andrea Sirani (bologna 1610 - 1670): inventore
Elisabetta Sirani (bologna 1638- 1665): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'acquaforte è stata realizzata da Elisabetta Sirani, su modello di un'opera del padre dell'artista, Giovanni Andrea Sirani, pittore e incisore a sua volta e allievo di Guido Reni. Elisabetta, che si era formata nella bottega di famiglia, si era, in diverse occasioni, cimentata, nella traduzione incisoria di invenzioni del padre. Secondo Paolo Bellini (1992), si conoscono tre stati della stampa, il I ante litteram, il II con l'iscrizione "Siranus In. Elisabetta", il III, che coincide con quello della stampa qui schedata, dove la parola "Elisabetta" pare essere stata abrasa (Bellini, 1992). Cronologicamente l'opera è da collocarsi tra il 1655, anno di avvio dell'attività dell'artista e il 1665, data di morte della stessa. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408036
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI sul recto in basso a destra - Siranus In[cidit] - Elisabetta Sirani - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0