Strage degli innocenti. strage degli innocenti
stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione,
ca 1620 - ca 1640
Guido Reni (1575-1642)
1575-1642
Stefanoni Giacomo Antonio (notizie 1632)
notizie 1632
FIGURE: soldati, madri, bambini, angeli. ARMI: pugnali. ARCHITETTURE: Palazzo di Erode
- OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Guido Reni (1575-1642): inventore
Stefanoni Giacomo Antonio (notizie 1632): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa è tratta dal dipinto di Guido Reni La strage degli innocenti conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna ed è da attribuirsi al poco conosciuto Giacomo Antonio Stefanoni. L’acquaforte potrebbe essere stata realizzata negli stessi anni (ca. 1620-1640) della più celebre derivazione di mano dell'intagliatore Giovan Battista Bolognini, quest’ultima dedicata a “Don Ferdinando Gonzaga Duca di Guastalla Principe di Molfeta & c.”, forse da identificarsi con Ferrante II Gonzaga (Candi, 2016). E proprio il Bolognini, da quanto racconta il Malvasia, potrebbe aver apportato delle modifiche al lavoro di Stefanoni per rendere l'immagine più conforme all'originale (Malvasia, 1678). L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408003
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI sul recto in basso a sinistra - Guid[u]s Renus Bonon[iae] inv[enit] et Pinxit Bonon[iae] - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0