La Nascita della Vergine. nascita di Maria Vergine

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, 1677 - 1677

PERSONAGGI: Maria Vergine; Sant'Anna; San Gioacchino. FIGURE: angeli; figure femminili; donatori. INTERNO. ARALDICA: arme

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Guido Reni (1575-1642): inventore
    Picart Étienne (1632/ 1721): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa è tratta, in controparte, dall'affresco con la Nascita della Vergine, parte del ciclo dipinto da Guido Reni e aiuti a decorazione della Cappella dell'Annunciata del Palazzo del Quirinale di Roma. Come recita l'iscrizione presente, l'intagliatore è Étienne Picart, che dedica l'incisione al pittore francese Charles Le Brun (1619-1690) in occasione della sua rinomina a Principe dell'Accademia romana di San Luca. Dalla stessa iscrizione si desume anche la datazione della stampa all’anno 1677. Per la sua realizzazione, Picart potrebbe avere utilizzato un disegno di sua mano, compiuto quando si trovava nella capitale tra il 1655 e il 1661 (Candi, 2016). Esistono altre incisioni collegabili alla decorazione della Cappella dell'Annunciata del Palazzo del Quirinale, oltre a quella qui oggetto di schedatura. Infatti nel corso della seconda metà del Settecento una serie era stata realizzata da Carlo e Giovanni Ottaviani, mentre, precedentemente, Jean Baptiste Nolin e il medesimo Picart si erano dedicati alla traduzione di singole scene, come nel caso della stampa analizzata in questa sede. Un altro esemplare del nostro bulino, privo però della centinatura in alto e recante l’indicazione dello stampatore, Pierre Drevet, è conservato presso il Metropolitan Museum of Art. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408001
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso a sinistra - Guidus Rem.s Bonon[iæ] Pinx[it] / Steph[en] Picart Rom.us Sculp[sit] cum pri[vilegium] Regis - Picart Etienne - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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