IMPIA NE GENTIS SVPERENT MONVMENTA NEFANDAE, VINDICE TVM IVGVLOS DEDVCTIS ENSE RECLVDIT. Il massacro dei sacerdoti di Baal
stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione,
1567 - 1567
Heemskerck Marten Van (1498/ 1574)
1498/ 1574
Galle Philips (attribuito)
1537/ 1612
Personaggi: Elia, Acab. Figure: sacerdoti di Baal, soldati. Attributi: (Acab) corona, scettro. Abbigliamento militare: corazza, scudo. Armi: clave, spade. Fiume: Kison
- OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Heemskerck Marten Van (1498/ 1574): inventore
Galle Philips (attribuito): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Disegni e Stampe
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa è l’ultimo esemplare di una serie di quattro incisioni che mostrano le Storie di Elia e dei sacerdoti di Baal, realizzate da Philip Galle su disegno di Maarten van Heemskerck nel 1567. La serie viene riprodotta in tre edizioni, con ciascun pezzo corredato da un verso latino vergato dall’umanista Adriaen de Jonghe. Nella stampa della Biblioteca Nazionale è raffigurato il momento in cui, su iniziativa del profeta Elia, vengono massacrati i sacerdoti del dio Baal, vicenda tratta dal Libro dei Re (New Hollstein, Philips Galle, vol. 1, p. 50). L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407986
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI sul recto, margine inferiore - IMPIA NE GENTIS SVPERENT MONVMENTA NEFANDAE, VINDICE TVM IVGVLOS DEDVCTIS ENSE RECLVDIT - citazione da De Jonghe, Adriaen - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0