BEATI QVI LVGENT QVONIAM IPSI CONSOLABVNTVR. Maria Maddalena lava i piedi a Gesù

stampa controfondata smarginata di traduzione, ca 1566 - ca 1566

Personaggi: Gesù; Simone; Maria Maddalena. Figure: uomini. Attributi: (Maria Maddalena) capelli lunghi. Interno: banchetto. Oggetti: tavolo; sedie; cibo

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Heemskerck Marten Van (1498/ 1574): inventore
    Muller Harmen (1540/ 1617): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, di Harmen Jansz. Muller, è la terza di una serie di otto stampe sul tema delle beatitudini (Matteo 5). La terza beatitudine, “Beati i miti, perché erediteranno la Terra.”, è rappresentata attraverso l’episodio della lavanda dei piedi (Luca 7, 36-50). Della serie, disegnata da Maarten van Heemskerck, conosciamo tre edizioni. La prima - alla quale possiamo ricondurre l’incisione in scheda - risale al 1566 ca., ma l’editore, così come quelli successivi, non è stato identificato. Altri esemplari dell’incisione si trovano oggi a Amsterdam, Brunswick, Bruxelles, Cambridge, Dresda, El Escorial, Kassel, Leiden, New York, Oxford, Parigi, Rotterdam, Stuttgart e Vienna. Il disegno originale, datato 1566, è conservato a Londra presso il Courtauld Institute. L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407901
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso a destra, dentro ad un riquadro - BEATI QVI LVGENT QVONIAM IPSI CONSOLABVNTVR/ 3 - Muller, Harmen - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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