Videns Rex Danielem a Deo Israelis inter leones seruatum, extrahi iubet. Daniele estratto dalla fossa dei leoni

stampa controfondata smarginata di traduzione, 1565 - 1565

Personaggi: Daniele. Figure: re; uomini. Animali: leoni. Oggetti: corda. Paesaggio: fossa dei leoni

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Heemskerck Marten Van (1498/ 1574): inventore
    Galle Philips (attribuito): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione è la nona di una serie di dieci stampe che raffigurano la storia di Daniele, Bel e il drago, tratta dal libro di Daniele (14, 39-40). L’edizione è quella di Hieronymus Cock del 1565 (Haarlem), registrata nell’inventario della vedova, Volcxken Diericx, nel 1601. Esistono, tuttavia, altre due edizioni della serie: una di Theodoor Galle, come conferma l’inventario del 1636 della vedova Catharina Moretus, e un’altra, più tarda, di Johannes Galle, entrambe edite ad Anversa. La tavola è riconducibile alla mano di Philips Galle, il quale trasse l’incisione da un disegno di Maarten van Heemskerck, non pervenuto. Ad oggi sono stati rintracciati altri esemplari della stampa a Amsterdam, Anversa, Brunswick, Bruxelles, Dresda, El Escorial, Kassel, Leiden, Londra, Monaco, Oxford, Parigi e Vienna. L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407856
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso lungo il margine inferiore - Videns Rex Danielem a Deo Israelis inter leones seruatum, extrahi iubet - Galle Philips - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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