natura morta con bruciaprofumi
paracamino,
post 1815 - ante 1830
Tela di formato rettangolare. Entro una finta specchiatura raffigurata scorciata, le cui pareti sono decorate da parati verdi, è collocato, sopra un gradino, un braciere o bruciaprofumi. Poggia su tre piedi a zampa leonina. Corpo a coppa, baccellato inferiormente e decorato a girali sul collo. Coperchio a pagoda con fascia ornata da protomi leonine da cui pendono anelli. Ai lati dell’oggetto sono dipinti due festoni simmetrici di foglie di alloro, illusionisticamente appesi, che terminano con una corolla floreale poggiante sul piano del gradino. La tela è posta entro una cornice in legno intagliato e dorato di profilo e luce rettangolare, ornata da doppia fascia perlinata
- OGGETTO paracamino
-
MISURE
Altezza: 82 cm
Larghezza: 99 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Torinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gabinetto inserito tra gli spazi dell’Appartamento d’Inverno, allestito a partire dal 1733 per la seconda consorte di Carlo Emanuele III, Polissena d’Assia, l’ambiente fu soggetto ai lavori di rifunzionalizzazione che interessarono le sale sei-settecentesche del piano nobile di Palazzo Reale per volontà di Carlo Alberto. Gli interventi impegnarono vari professionisti per circa un decennio, tra il 1837 e il 1848, sotto la direzione del poliedrico Pelagio Palagi, progettista di interni, architetto, collezionista, dal 1833 nominato, per volontà di re Carlo Alberto, “pittore preposto alla decorazione dei Reali Palazzi”. Non sono stati pubblicati dalla storiografia documenti significativi in merito alla trasformazione di questa stanza. La prima guida del Palazzo che descrive l’assetto voluto dal sovrano, compilata da Clemente Rovere, evidenziò la semplicità del mobilio, limitandosi a menzionare come opera degna di nota in questa sala la tavola cinquecentesca della Madonna con Bambino, santi e donatore, qui erroneamente riferita a Macrino d’Alba, e ricordando l’esistenza di “memorie di famiglia del compianto Sovrano: entro alcuni scaffali si veggono le divise de’ suoi ordini equestri”. Gli inventari patrimoniali redatti tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e il primo Novecento restituiscono una serie di elementi d’arredo impiallacciati in mogano, forse in parte originariamente eseguiti da Gabriele Capello detto il Moncalvo, su disegno del Bolognese, per l’appartamento di Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena, allestito in occasione delle nozze con Vittorio Emanuele II, celebrate nel 1842. La tela dipinta ad uso di paracamino è indicata nella Camera da letto di Carlo Alberto solamente nell’inventario del 1966. Precedentemente, fu utilizzata in ambienti facenti parte di appartamenti destinati al personale di corte. I caratteri classicisti della composizione, di fatto una sorta di natura morta, dominata da un prezioso oggetto posto centralmente che richiama un braciere o un bruciaprofumi di stile neoclassico, ben si combinano con l’impianto generale della sala. I caratteri formali dell’oggetto che domina la tela, in particolare per la presenza di protomi leonine, richiamano la produzione di argenterie e oggetti di lusso di età napoleonica o di prima Restaurazione di ambito francese. Proprio in considerazione della foggia dell’oggetto rappresentato sulla tela, il controcamino dovette essere eseguito, volendo illusionisticamente ricordare questi preziosi manufatti, in una fase successiva, collocabile, per le modalità di stesura pittorica che richiama i modi di artisti come Luigi Vacca e Fabrizio Sevesi (si pensi alla decorazione del Salone d’onore del castello di Govone), intorno agli anni 15-20 dell’Ottocento, ossia nella fase di riallestimento di Palazzo Reale successiva al rientro di Casa Savoia dopo l’occupazione francese e prima della grande fase di rinnovamenti di età carloalbertina
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405309
- NUMERO D'INVENTARIO 371
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Musei Reali - Palazzo Reale
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0