specchiera, opera isolata - manifattura torinese (seconda metà sec. XIX)

specchiera, post 1851 - ante 1880

Cornice di profilo e luce rettangolare. Battuta liscia; fascia esterna e interna modanate, centrale liscia su tre lati. In corrispondenza dei due angoli inferiori è intagliato un motivo a volute profilate da fogliette. Superiormente, fastigio centrale composto da doppia foglia stilizzata di forma a ventaglio dal quale si dipartono due volute affrontate. Al di sotto, specchiature mistilinee intagliate con motivo a piccole losanghe

  • OGGETTO specchiera
  • MATERIA E TECNICA vetro a specchio
  • MISURE Profondità: 5.8 cm
    Altezza: 158 cm
    Larghezza: 105 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gabinetto inserito tra gli spazi dell’Appartamento d’Inverno, allestito a partire dal 1733 per la seconda consorte di Carlo Emanuele III, Polissena d’Assia, l’ambiente fu soggetto ai lavori di rifunzionalizzazione che interessarono le sale sei-settecentesche del piano nobile di Palazzo Reale per volontà di Carlo Alberto. Gli interventi impegnarono vari professionisti per circa un decennio, tra il 1837 e il 1848, sotto la direzione del poliedrico Pelagio Palagi, progettista di interni, architetto, collezionista, dal 1833 nominato, per volontà di re Carlo Alberto, “pittore preposto alla decorazione dei Reali Palazzi”. Non sono stati pubblicati dalla storiografia documenti significativi in merito alla trasformazione di questa stanza. La prima guida del Palazzo che descrive l’assetto voluto dal sovrano, compilata da Clemente Rovere, evidenziò la semplicità del mobilio, limitandosi a menzionare come opera degna di nota in questa sala la tavola cinquecentesca della Madonna con Bambino, santi e donatore, qui erroneamente riferita a Macrino d’Alba, e ricordando l’esistenza di “memorie di famiglia del compianto Sovrano: entro alcuni scaffali si veggono le divise de’ suoi ordini equestri”. Gli inventari patrimoniali redatti tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e il primo Novecento restituiscono una serie di elementi d’arredo impiallacciati in mogano, forse in parte originariamente eseguiti da Gabriele Capello detto il Moncalvo, su disegno del Bolognese, per l’appartamento di Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena, allestito in occasione delle nozze con Vittorio Emanuele II, celebrate nel 1842. La specchiera è documentata nella sala nell’inventario patrimoniale del Palazzo redatto nel 1966, ma non figura in quelli compilati tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. A una osservazione frontale, non potendo movimentare l’oggetto, non è emersa alcuna etichetta o indicazione inventariale scritta o impressa sull’elemento d’arredo. Nell’ultima ricognizione patrimoniale è indicato un numero di inventario riferibile alla verifica effettuata nel 1908 che colloca l’oggetto in ambienti destinati ai funzionari di corte, dato che si conferma con le forme piuttosto semplici della specchiera, meglio adeguate a questi spazi piuttosto che agli appartamenti del primo piano nobile, sebbene, come ricordato dalle fonti, la camera da letto di Carlo Alberto si caratterizzasse per notevole semplicità. I caratteri formali dell’oggetto, i cui profili sono movimentati da elementi a voluta di gusto neobarocco in corrispondenza degli angoli e sul fastigio, permettono di collocarne l’esecuzione, presumibilmente da parte degli ebanisti della corte torinese, nella seconda metà del XIX secolo, entro la ricognizione inventariale del 1880 che ne confermava già l’esistenza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405306
  • NUMERO D'INVENTARIO 53
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Musei Reali - Palazzo Reale
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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