Volto di donna
stufa con alari,
Stufa rifinita in ceramica smaltata bianca del tipo Franklin a pianta rettangolare. Essa presenta sul fronte una decorazione a stampo che raffigura un cherubino alato tra foglie d'acanto, mentre i pannelli lateriali, identici, recano entro una cornice squadrata a rilievo una decorazione che raffigura un baccanale di putti tra due alberi. In corrispondenza dei piedini anteriori, la stufa poggia su di una pedana in ottone. All'interno vi è una coppia di alari del tipo "figurines" in terracotta modellata a stampo con un lungo elemento orizzontale e uno verticale raffigurante un volto di donna
- OGGETTO stufa con alari
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ invetriatura
ceramica/ modellatura in stampo
LEGNO
METALLO
Ottone
- AMBITO CULTURALE Produzione Di Castellamonte
- LOCALIZZAZIONE Castello Ducale di Agliè
- INDIRIZZO Piazza Castello, 2, Agliè (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo caminetto in argilla refrattaria del tipo “Franklin” venne progettato a Castellamonte, cittadina a nord ovest di Agliè ricca di giacimenti argillosi, intorno alla fine del XVIII secolo da Pietro Reasso sulla scorta delle teorie formulate dal fisico americano Benjamin Franklin. Fu, però, solo nel corso del XIX secolo, e fino all’avvento della Grande Guerra e delle prime stufe in ghisa, che le aziende ceramiche castellamontesi si specializzarono nella lavorazione di materiale refrattario di altissima qualità per la realizzazione di stufe che, per funzionalità, qualità estetica e rendimento termico, riscossero ampi successi oltre i confini nazionali. Occorre ricordare, in special modo, la ditta del cav. Giuseppe Buscaglione che tra il 1880 e il 1920 diventò fornitore ufficiale della Real Casa (Bertodatto 2011, pp. 109-117). Per quanto riguarda il Castello di Agliè, le prime stufe in ceramica di Castellamonte vennero introdotte negli anni di Maria Cristina di Borbone in sostituzione dei tradizionali camini di marmo a muro. La seconda grande campagna di adeguamento del castello alle nuove esigenze di comfort e vivibilità, avvenuta sul finire del XIX secolo sotto i duchi di Genova, previde un incremento delle stufe in ceramica invetriata bianca tanto nelle sale di rappresentanza che nelle camere private (Scalva 2011, pp. 118-129)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100402270
- NUMERO D'INVENTARIO 319
- ENTE SCHEDATORE Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0