motivi decorativi floreali con uccelli
Vaso bombato con coperchio ligneo di sostituzione. Piede ornato da fascia con motivo geometrico modulare a fasce verticali policrome. Sul corpo del vaso, da un piano erboso e roccioso, attraversato da corsi d’acqua, si sviluppano erbe, alberi dal tronco sottile, funghi lingzhi, ciuffi di bambù e esili steli fioriti stilizzati di peonie dalle grosse corolle che occupano la maggior parte della superficie e si intrecciano con quelle, più piccole, di camelie e pruni. L’elemento vegetale è interrotto da un gruppo di uccelli. In primo piano, stante e sviluppata per tutta l’altezza del vaso, è raffigurata una coppia di fenici, dal piumaggio variopinto. Altri uccelli in volo e stanti sono distribuiti variamente nella parte superiore del corpo del vaso: gru, aironi, anatre mandarine. Spalla ornata da motivo a teste stilizzate di ruyi contenenti al loro interno peonie, fiori di loto, crisantemi e pruni. Una fascia ornata da carpe ed elementi vegetali separa la spalla dal collo. Corolle floreali combinate con sottili rametti simili a quelle presenti sul corpo del vaso si ripetono qui, mentre infiorescenze maggiori sono riproposte sul coperchio. Esso è cimato da un cane di Fo modellato a tutto tondo e dorato
- OGGETTO vaso con coperchio
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MISURE
Diametro: 47.5 cm
Altezza: 85.5 cm
Spessore: 43 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sala, originariamente denominata “Camera dei Valets a pieds”, ebbe un primo assetto definito tra il 1658 e il 1663, quando furono allestiti gli appartamenti destinati al duca Carlo Emanuele II e alla sua prima consorte, Francesca d’Orléans, sotto la direzione del capitano e ingegnere Carlo Morello, di cui rimane testimonianza nella decorazione del soffitto. Subì modifiche nell’arredo, fisso e mobile, sia nel XVIII sia nel XIX secolo. Durante la fase di rinnovamento degli ambienti della manica sud di età carloalbertina, sotto la direzione di Pelagio Palagi, la Sala degli Staffieri non vide un totale rifacimento degli arredi, benché sia attestata la commissione a Gabriele Capello detto il Moncalvo per una serie di panche a cinque corpi, di semplice fattura, che dovevano essere disposte lungo le pareti nel 1838, oltre ai successivi (1843) interventi su porte, fregi e sovrapporte. La guida di Clemente Rovere (1858) testimonia le ripetute trasformazioni, ma si sofferma esclusivamente sull’arredo pittorico seicentesco e sui limitati interventi operati intorno alla metà dell’Ottocento. L’inventario del 1880 conferma la presenza delle panche di legno, con gambe tornite, eseguite dal Moncalvo, di sgabelli simili, diversi orologi da tavolo, candelabri e vasi su mensole e consolles, e altri arredi del tutto differenti rispetto a quelli odierni, ad eccezione del lampadario e del rivestimento delle pareti con arazzi settecenteschi. Diversamente, l’arredo attuale si rintraccia a partire dall’inventario patrimoniale del 1908. La coppia di vasi è documentata nella Sala dei Medaglioni nell’inventario del 1966 e qui era ancora esposta in occasione della mostra dedicata alle porcellane di Palazzo Reale del 1986. L’assenza di etichette riconducibili alle campagne di inventariazione del 1908 e del 1880 rende arduo, in considerazione della quantità di simili manufatti presenti nelle collezioni di Palazzo Reale, riuscire a reperire la più antica collocazione degli esemplari in oggetto. Pertanto, non è possibile, al momento, ricostruire neppure in quale fase i due vasi siano giunti in Palazzo Reale o se, invece, provengano da altra residenza sabauda e, in generale, quando siano stati acquisiti dall’amministrazione sabauda. Potrebbe anche trattarsi, in considerazione dell'assenza di tracce inventariali, di un trasferimento da una residenza di corte non piemontese. Vale comunque la pena di ricordare che ripetuti furono gli acquisti, tra l’inizio del XVIII secolo e buona parte del XIX, da parte della Real Casa di oggetti prodotti in Estremo Oriente, reperiti via Genova o attraverso piazze internazionali, da Vienna al Portogallo. La tipologia della porcellana a smalti permette di collocare i due esemplari nel tipo “famiglia rosa” (i colori utilizzati sono rosa, porpora, bianco, giallo, verde di varie tonalità, blu opaco, rosso, nero, oro) e di ricondurne la produzione all’inizio dell’era Qianlong (1736-1795), dunque nel secondo quarto del XVIII secolo. I motivi ornamentali dominanti presenti sulla coppia di vasi ripropongono un tema molto diffuso, ossia quello dei fiori delle quattro stagioni: la peonia, emblema di salute e della primavera, il crisantemo che richiama l’amicizia ed è il fiore dell’autunno, e il pruno, simbolo di bellezza, collegato all’inverno e il fiore di loto, emblema di purezza, che rimanda all’estate. Insieme all’elemento floreale si combina la presenza di volatili dal significato simbolico che si muovono all’interno di una sorta di bosco, come suggerisce la presenza dei funghi sacri, segno di longevità, in cui regna la pace, garantita dalla presenza delle due grandi fenici dal piumaggio variopinto. Esse rappresentano un augurio di buon governo e buon ordine. Presentano valore augurale anche altri uccelli, quali fagiani, aironi, gru, anatre mandarine. Le carpe, presenti sul collo del vaso, sono un simbolo di perseveranza nel superare gli ostacoli. I coperchi, uno dei quali di sostituzione realizzato in legno, e l’altro privo della terminazione originale, erano completati dall’elemento a tutto tondo del cane di Fo o leone cinese. Si tratta, anche in questo caso, di una iconografia fortemente diffusa e dal rilevante valore allegorico. L'animale è evocativo di fedeltà, lealtà e intelligenza, ma anche di protezione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401088
- NUMERO D'INVENTARIO 1204
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Musei Reali - Palazzo Reale
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI dentro il coperchio, su etichetta adesiva rettangolare - C86/ 21 6/2 (nero) - maiuscolo/ numeri arabi - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0