Ritratto di Jolanda Luisa di Savoia e di Margherita d’Asburgo

dipinto post 1620 - ante 1635

In primo piano, stanti, sono rappresentate due figure femminili, l’uadi profilo e l’altra frontale, nell’atto di darsi la mano. Entrambe hanno i capelli biondi, semi raccolti, e sul capo portano una corona aperta. La prima ha lo sguardo rivolto verso sinistra; indossa una veste dalle maniche che scendono sino al polso con ampie soprammaniche, in velluto, dallo scollo quadrato; una collana al collo e e un filo di perle con diadema che orna la parte superiore del corpetto. La seconda porta una veste simile, ma in tessuto riccamente operato con decoro a grossa infiorescenza. Inoltre le soprammaniche sono profilate di ermellino, analogamente al mantello, annodato con nastri in corrispondenza delle spalle che scende sino ai piedi; a latro è dipinto uno stemma. Nella mano rimasta libera tiene un paio di guanti. il punto vita di entrambe è segnato da preziose cinture. Sfondo neutro di colore scuro. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato, verniciato e dorato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fascia esterna modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 205 cm
    Larghezza: 106 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Milanese
    ambito fiammingo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera fa parte di una serie di dipinti che rappresentano le consorti dei conti e duchi di Savoia e che dovevano essere abbinati ad altrettanti ritratti di principi. Sulla base delle indicazioni inventariali presenti sul retro, le opere dovettero pervenire presso il Castello di Racconigi tra il 1884 e il 1909. E’ noto che una serie di ventotto ritratti dinastici raffiguranti questi soggetti, disposti in fregio, decoravano l’ambiente di accesso all’appartamento di Vittorio Amedeo I, allestito, insieme a quello della sposa, Cristina di Borbone, nel palazzo di San Giovanni. I dipinti furono commissionati a una équipe di pittori di varia provenienza, al tempo impiegati per la decorazione delle diverse residenze sabaude: Antonino Parentani, Philibert Torret detto Narciso, Isidoro e Pompeo Bianchi, Francesco Incarnatini, Vittorio Bombarchi, Carlo Fiammingo, Giulio Mayno e Pellegrino Brocardo. Le qualità formali delle quattro tele pervenute a Racconigi, inclusa quella in esame, ben rispecchiano, nella loro eterogeneità, la possibilità che si tratti di lavori eseguiti a più mani. La serie andò dispersa nel corso del XVIII secolo, quando la residenza venne via via dismessa d’uso dalla corte. Nel 1773 un ciclo simile è documentato nel castello di Moncalieri; qui la serie dinastica fu oggetto di interventi di restauro da parte di Pietro Paolo Wehrlin. Gli ampliamenti a cui furono sottoposte queste tele e le loro raggiunte misure, analoghe ai dipinti in oggetto, nonché la similitudine delle iscrizioni riportate negli inventari, lasciano ipotizzare che gli esemplari pervenuti a Racconigi siano quelli già collocati nel castello di Moncalieri. Potrebbero, parimenti, riferirsi a interventi settecenteschi o a erronee conoscenze al tempo della stessa esecuzione delle tele, le imprecisioni araldiche che caratterizzano gli stemmi che accompagnano i ritratti. In merito a questi ultimi, anche per i caratteri dell’abbigliamento, prossimi piuttosto alla moda del XVI secolo, la fonte iconografica e storica di riferimento per gli artisti che li eseguirono si deve riconoscere nell’opera di Filiberto Pingone “Serenissimorum Sabaudiae Principum, Ducumque Statuae, rerumque gestarum imagines” e nel lavoro di Francesco Terzi “Austriacae Gentis Immagines”, nella cui genealogia si trova, tra l’altro, l’inserimento di Geltrude di Lorena tra le consorti di Amedeo III, non più riconosciuta nelle genealogie successive. La tela raffigura le due consorti del duca Filiberto II di Savoia detto il bello (Pont-d’Ain, 1480-1504), rispettivamente, la cugina Jolanda Luisa di Savoia (Ginevra, 1487-1499), figlia di Carlo I di Savoia e di Bianca di Monferrato, sposata novenne nel 1496, poi Margherita d’Asburgo (Bruxelles, 1480-Mechelen, 1530). Il matrimonio con quest’ultima, figlia dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo e di Maria di Borgogna venne celebrato nel 1501; fu zia di Carlo V d’Asburgo e abile governatrice dei Paesi Bassi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399771
  • NUMERO D'INVENTARIO R 1495
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, a destra - R 1495 (giallo) - capitale alto-basso - a matita - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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