VITTORIO EMANUELE II/ RE D’ITALIA. Vittorio Emanuele II di Savoia

stampa di traduzione

PERSONAGGI: Vittorio Emanuele II di Savoia. ABBIGLIAMENTO: uniforme; fascia. OGGETTI: placca e collare dell’ordine della SS.ma Annunziata; medaglia al valor militare; Legion d’onore; medaglia al merito per la liberazione di Roma

  • OGGETTO stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ litografia
  • ATTRIBUZIONI Doyen, Fratelli Ditta (1849/ 1940): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa presenta sul retro indicazioni inventariali relative all’appartenenza alle raccolte del Castello di Racconigi e, presumibilmente, in precedenza, alle raccolte private dei sovrani sabaudi, provenendo quindi da altra residenza di corte. VI è rappresentato Vittorio Emanuele II (Torino, 1820-Roma, 1878), re di Sardegna dal 23 marzo 1849 e poi primo re d’Italia dal 17 marzo 1861. Figlio primogenito di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d’Aburgo-Lorena Toscana, fu fortemente legato alla città natale, nonostante la ragion di stato lo avesse portato ad accettare il trasferimento della capitale del nascente stato peninsulare dapprima a Firenze e poi a Roma, come testimonia l’allestimento di suoi appartamenti in diverse residenze piemontesi, dal Palazzo Reale di Torino al Castello di Racconigi, dalla Mandria di Venaria Reale al Castello di Sommariva Perno. Sposò il 12 aprile del 1842 la cugina Maria Adelaide d’Asburgo, dalla quale ebbe otto figli in tredici anni, tre dei quali divennero sovrani di importanti nazioni europee: Umberto I suo successore al trono d’Italia, Amedeo salito al trono di Spagna - seppur per un breve periodo -e Maria Pia moglie del re Luigi I del Portogallo. Rimasto vedovo nel 1855, sposò morganaticamente Rosa Vercellana nel 1869, da cui ebbe due figli. Fu un persona energica, amante delle vita in tutte le sue sfaccettature, dal grande acume politico che gli permise di coronare il sogno, sfuggito al padre sui campi di battaglia di Novara, di far divenire Casa Savoia la dinastia regnante d’Italia. Seppe infatti mantener fede allo Statuto concesso dal padre, conquistandosi così il favore del popolo, seppe trattare con le grandi potenze europee e, quando l’occasione lo permetteva, riuscì a forzare la mano in favore della causa italiana. Il sovrano è qui rappresentato in età matura, come si evince con chiarezza dai tratti del volto e l’immagine è derivata da riprese fotografiche ufficiali contemporanee e la data del 1861, anno della proclamazione del regno d’Italia lo conferma. In quello stesso anno morì il fondatore dello studio litografico Doyen, con filiale anche a Genova (fondata nel 1846 e affidata al fratello Leonardo), Michele (Digione, 1809-Torino, 1861), attivo a Torino dal 1829-1833. La denominazione fratelli Doyen fu utilizzata a partire dal 1850
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399764
  • NUMERO D'INVENTARIO R 8129
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • ISCRIZIONI verso, cornice, in alto, a destra - R 8129 (giallo) - capitale - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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