Santa Bonosa Martire. Santa Bonosa
Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura, stante. Il corpo è ruotato verso destra, il viso è rivolto verso l’alto. Il capo è aureolato. Porta i capelli semiraccolti, con boccoli che discendono dietro alle spalle. Indossa una veste girocollo con maniche a gigot, profilate di pizzo come lo scollo. La pettorina è finemente ricamata e una fascia segna il punto vita. Un mantello è appoggiato sulla spalla sinistra e ricade a destra dietro il busto, Una mano tiene la palma del martirio e l’altra un macco di fiori. Sfondo lievemente sfumato nella parte inferiore. Il disegno è profilato da una doppia cornice disegnata. Nell’ampio margine è inserita una iscrizione a penna. Il disegno è posto entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare ad angoli sagomati. Tipologia a gola. Battuta liscia; doppia fascia interna, sottile, con motivi continui vegetali stilizzati. Ampia fascia esterna ornata da decori in pastiglia che si dipartono simmetricamente dagli angoli con infiorescenza centrale, girali vegetali e corolle floreali. Un motivo a boccioli singolo è applicato in corrispondenza del punto mediano di ciascun lato
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ matita
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MISURE
Altezza: 18.5 cm
Larghezza: 16.3 cm
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ATTRIBUZIONI
Lorenzone Tommaso Andrea (1824/ 1902): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice in cui è contenuto il disegno presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda, ma anche alla storia della città di Torino, come nel caso in esame. il disegno, infatti, come sottolineato dall’iscrizione, rappresenta santa Bonosa, vergine e martire il cui corpo, a quanto risulta dall’iscrizione presente sul foglio del disegno,e come confermato dagli almanacchi torinesi degli anni Quaranta dell’Ottocento, come il Palmaverde era conservato nella chiesa di Sant’Anna di Torino, intendendo con questa denominazione, molto probabilmente l’edificio di culto annesso alla casa religiosa omonima di via della Consolata fondato dalla marchesa Giulia Falletti di Barolo, col fine di assistere le orfane. L’artista fu ampiamente attivo sia in Torino che sul territorio piemontese come autore di tele di soggetto sacro di osservanza accademica per tutta la seconda metà dell’Ottocento, godendo anche della protezione regia, nonché lavorò al servizio della marchesa di Barolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399734
- NUMERO D'INVENTARIO R 3081
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cornice, in basso, al centro - R 3081 (giallo) - capitale, corsivo alto-basso - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0