Ritratto di bambino di casa Donaudi
Il personaggio è rappresentato stante, a tre quarti di figura, con il corpo lievemente ruotato e lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli mossi, sino alle spalle. Indossa uno jabot di pizzo, camicia di cui si vedono parte della maniche e gli ampi polsini al di sotto di una armatura da parata finemente ornata da motivi vegetali cesellati su fasce orizzontali. Indossa braghe e calzamaglia. Una bandoliera in tessuto operato trattiene il fodero di una spada di cui si vede solo l’elsa. Una mano è appoggiata sul fianco, l’altra trattiene un oggetto non riconoscibile. Sulla destra, un tendone funge da quinta alla scena. La tela mostra il segno di una precedente incorniciatura per formato ovale. E’ posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia. Fascia interna intagliata con motivo continuo a foglietti, centrale liscia; esterna modanata e profilata da bordo con motivo vegetale
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 91.5 cm
Larghezza: 81 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il giovane personaggio effigiato, fu riconosciuto da Noemi Gabrielli in Francesco Giacinto di Savoia (Torino, 1632-1638) figlio primogenito maschio di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone. Tuttavia, sia il confronto con i rari esemplari di ritrattistica nota del principe ed erede del ducato, sia, soprattutto, il riscontro con i caratteri della moda presenti nell’opera, in particolare lo jabot di pizzo indossato al di sopra dell’armatura da parata, elemento presente nella ritrattistica internazionale solamente dalla metà del Seicento, e l’assenza di qualsiasi contrassegno dinastico, inducono ad escludere che si tratti del principe sabaudo. Difficile è, in ogni caso, ipotizzare che si tratti anche di uno dei suoi successori in età infantile, ovvero Carlo Emanuele II e Vittorio Amedeo II, di cui è ben nota la ritrattistica ufficiale di età infantile. La presenza sul retro della tela dell’iscrizione con il cognome Donaudi induce a ipotizzare, quanto meno, una provenienza dell’opera da una residenza della famiglia dei Donaudi delle Mallere. Il casato, originario dell’alta Provenza, si era trasferito a Torino dal 1670, per esercitarvi la produzione e il commercio di tessuti di seta, passando poi alla attività di banchieri al servizio della corte. Solamente nel 1773 venne acquisito il feudo di Mallare, nel dipartimento di Acqui, su cui poggiò il titolo comitale. Lo sfarzo dell’armatura da parata e die pizzi dello jabot e della camicia, alludono a un personaggio di alto rango. Non pare da escludersi che l’opera sia pervenuta a questo casato per acquisto in secoli recenti, senza dover necessariamente presumere che si tratti di un personaggio di questo stesso casato. La tela si colloca in una sala che venne riallestita all’inizio del Novecento, in una fase in cui, dopo decenni di abbandono e dopo l’assassinio di Umberto I a Monza, che determinò l’abbandono della villa lombarda come luogo di villeggiatura della famiglia reale, il castello di Racconigi fu oggetto di un nuovo interesse da parte dei Savoia. Gli appartamenti dell’area di ponente furono destinati a ospitare principi in visita o ospiti illustri. Successivamente, a partire dagli anni Trenta del Novecento, subirono ulteriori trasformazioni, dopo la donazione della residenza al principe ereditario Umberto II. La serie dei ritratti degli infanti di Casa Savoia di varia epoca qui posizionati, rientra, probabilmente, tra gli acquisiti effettuati da parte di Umberto II dagli anni Venti del Novecento per completare la quadreria dinastica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399663
- NUMERO D'INVENTARIO R 325
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a sinistra - R 325 (giallo) - corsivo alto-basso - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0